Il centro Crom all’avanguardia sulle nuove terapie oncologiche
Pubblicato in data: 22/6/2010 alle ore:13:24 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloMeeting ieri al Centro Ricerche Oncologiche di Mercogliano (Crom) sulle nuove terapie oncologiche basate sulle nano-tecnologie di ingegneria genetica nella prevenzione e nel trattamento dei pazienti oncologici. Un incontro a livello internazionale che si è aperto con i saluti del sindaco Massimiliano Carullo che ha sottolineato come la crescita della struttura possa portare anche dei benefici sul piano occupazionale:«Ho detto ai ricercatori di non pensare a quello che il Crom può fare per loro, ma viceversa a quello che loro ricercatori possono fare per il Crom. Ci troviamo in una situazione economica difficilissima, queste strutture sanitarie possono, quindi, essere un volano di crescita e di occupazione per il nostro territorio. Aspetto i 119 sindaci della provincia di Avellino il prossimo 25 giugno per la Festa del patrono San Guglielmo, occasione per discutere e creare per la nostra provincia una linea unica di sviluppo, occupazione, crescita sociale ed economica», queste le parole del primo cittadino.
Soddisfatto per l’attività della struttura incentrata sulla diagnostica molecolare dei tumori il direttore generale della struttura, dott. Antonio Pedicini che ha auspicato la creazione di una rete sinergica con le altre realtà di eccellenza irpine e campane come Biogem, Cnr e in particolare con l’Università del Sannio con la quale la struttura è in contatto per la realizzazione di master ad alta specializzazione da tenere proprio a Mercogliano. Attenzione incentrata, durante il meeting sul drag delivery, ovvero il rilascio controllato e mirato di medicine che colpiscono direttamente, attraverso un trattamento target, le cellule malate. Le nano particelle, infatti, iniettate per via endovenosa raggiungono, grazie a particolari recettori, solo le cellule neoplastiche in modo da legarsi all’interno di esse e attivare, poi, le radiofrequenze normalmente presenti nell’ambiente e che, in questo caso, focalizzano e distruggono solo le cellule malate. In questo modo è possibile evitare gli effetti collaterali della chemioterapia che oltre a distruggere le cellule neoplastiche può distruggere anche altri tessuti sani a volte indispensabili per la sopravvivenza e la qualità della vita del paziente.
Sono davvero contento che in un paesino come Mercogliano possano nascere delle realtà del genere.
Io vi scrivo con tanta speranza,ho mio padre di 84 anni, operato al colon e gli hanno estratto un carcinoma di ben 6 kg due anni fa.
Essendo di San Giuseppe Vesuviano in provincia di Napoli non sono lontano da Mercogliano,vorrei proprio sapere come fissare una visita con un oncologo di questa struttura.
Amo molto mio padre e non finisco mai di sperare, anche perchè già mia madre è morta di tumore al fegato e forse anche io che ho 50 anni, essendo figlio di due persone malate di tumore, dovrei fare accertamenti per prevenire.
Mi piacerebbe se qualcuno mi contattasse e mi potesse concedere una visita professionale e seguire mio padre nel suo male.
Grazie