Tagli alla Sanità, Irpinia mortificata a Napoli. Caldoro rimanda a lunedì
Pubblicato in data: 12/10/2010 alle ore:21:56 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloIstituzioni, amministratori, Chiesa, sindacati e cittadini davanti alle porte chiuse di Palazzo Santa Lucia a Napoli per difendere la sanità in Irpinia ed impedire la chiusura degli ospedali di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi. Duemila in piazza per difendere il diritto a essere curati. Un corteo rabbioso e composto, con in testa gli amministratori della provincia, l’arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, Francesco Alfano, i rappresentati dei sindacati, tanta gente comune: ma il governatore Stefano Caldoro non c’era, le porte del palazzo di Santa Lucia sono rimaste chiuse. Una mortificazione, il giudizio del presidente Cosimo Sibilia. Soltanto dopo una lunga ed estenuante mediazione si arriva a un nuovo appuntamento per lunedì.
Il Governatore Stefano Caldoro non c’era, delusi e amareggiati il Presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, e il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso in primis. Con loro oltre quaranta sindaci, tra cui in sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo, il vice sindaco di Atripalda Enzo Aquino, l’arcivescovo Francesco Alfano di Sant’Angelo dei Lombardi. Nonostante l’annunciata disponibilità al dialogo Caldoro non si è fatto trovare comunicando, dopo ore di attesa, la convocazione in Regione per lunedì 18 ottobre alle 17.00. Saranno presenti, il commissario ad acta della Sanità, Caldoro, il vice Giuseppe Zuccatelli, Cosimo Sibilia, i sindaci di Avellino, Bisaccia (Salvatore Frullone), di Sant’Angelo dei Lombardi (Michele Forte), il commissario dell’Asl Sergio Florio, il sindacato e i consiglieri regionali interessati.