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Consiglio comunale, la relazione sul consuntivo 2010 del consigliere Carmine Matarazzo (Pdl)

Pubblicato in data: 9/6/2011 alle ore:12:59 • Categoria: Politica, PdlStampa Articolo

Colleghi consiglieri, non è per pura retorica che ci ritroviamo esattamente ad un anno di distanza ad essere ancor più preoccupati per le sorti del nostro ente.
Pur dovendo riconoscere ai competenti uffici e settori del nostro comune una maggiore attenzione nella redazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2010, ci troviamo nella qualità di consiglieri comunali a dover rilevare, ancora una volta, delle macroscopiche incongruenze nel documento che ci viene richiesto di approvare.
I tanti sforzi profusi dall’ufficio finanze che tra l’altro può contare su personale ridotto, sono così di colpo vanificati da una volontà della nostra maggioranza politica, poco attenta o meglio, come al solito, attenta esclusivamente a bisogni e finalità di carattere puramente elettorale, ma cieca rispetto a una lungimiranza che pure dovrebbe avere nel rendere certo e “sicuro” il documento finanziario che stiamo discutendo nell’interesse della nostra collettività.
Non possiamo, quali componenti del gruppo Patto per Mercogliano/PDL, non rilevare, e voi colleghi consiglieri non comprendere, che il vostro operato potrà seriamente minare la solidità finanziaria dell’ente, attento com’è nel favorire pochi, assecondando determinati obiettivi più o meno reconditi che si prefiggono alcuni componenti dell’esecutivo, così pregiudicando i diritti di molti.
Nello specifico, ancora una volta, ci spetta, nostro malgrado, segnalare alla vostra attenzione alcune palesi evenienze che, a seguito di un’attenta e circostanziata analisi, conducono a una diversa risultanza del quadro riassuntivo della gestione finanziaria, che si palesa tutt’altro che rosea e rassicurante rispetto a come appare quella che voi ci prospettate; gestione che infatti presenta addirittura un avanzo d’amministrazione pari ad € 147.933,77, in alcun modo rispondente a realtà.
Passiamo così ad una disamina squisitamente tecnica, ma pure di semplice comprensione, che, anche in voi consiglieri di maggioranza, non potrà non destare qualche perplessità sul documento che vi apprestate ad approvare, invogliandovi ad una seria riflessione.
Emerge, con lampante evidenza, che la relazione illustrativa del rendiconto approvata con la delibera n 86 del 26/4/2011, seppur quest’anno meglio impaginata e collazionata, riporta dati e analisi del tutto inconsistenti, realizzati per la sola esigenza formale del documento.
Solo per citare un esempio, ci riferiamo al disegno strategico adottato, alle politiche gestionali implementate e alle politiche fiscali di cui a pagina 9 e 10 del documento di riferimento.
Certo non è possibile attribuire responsabilità di sorta a chi, materialmente, deve sintetizzare tali attività poiché non è possibile riassumere il nulla in relazione alle politiche gestionali e alle strategie adottate.
Per chiarire un concetto anche a noi, vi saremmo grati se, anche all’istante, poteste spiegarci in virtù di quale norma di legge la nostra giunta comunale, con deliberato n.85 sempre del 24/6/20011, ha provveduto ad approvare il riaccertamento dei residui attivi e passivi emergenti dalla emarginata delibera.
Ricordiamo a noi stessi e a questo punto anche a voi tutti, ma in particolare ai componenti della giunta municipale, che la procedura di riaccertamento dei residui attivi e passivi è un atto di gestione che non rientra nelle competenze della giunta, ma va approvato con determina del responsabile del settore finanziario in ragione delle risultanze prodotte dai responsabili dei diversi settori.
Non va altresì trascurato che i responsabili di settore devono motivare perché nelle fasi del riaccertamento delle posizioni debitorie e creditorie pregresse hanno provveduto al riconoscimento di poste insussistenti, siano esse causate dalla loro estinzione legale o per indebito o erroneo accertamento.
Dal lato delle spese residue l’operazione deve essere effettuata ovviamente in modo speculare.
Tale circostanza è confermata anche dal nostro regolamento di contabilità, che tra l’altro proponiamo di aggiornare una volta per tutte, ove all’art.68 non si prevede una specifica competenza dell’organo esecutivo.
Un caso eclatante è possibile ravvisare nel trasferimento compensativo per minor gettito ICI, per il quale risultano appostati residui da riportare per € 1.110.515,26 nel futuro esercizio.
È solo il caso di approfondire i residui iscritti e provenienti dagli esercizi finanziari precedenti per € 600.466,27 e le somme di competenza 2010 pari a € 850.0000 per un totale di 1.450.466,27.
Tale circostanza non fa altro che rendere evidente che siamo in presenza di un dato non reale. E spieghiamo perché.
Tale entrata, inserita nel Titolo II categoria I relativamente alla gestione delle entrate 2010, trova la sua ragione d’essere nel coacervo di norme che hanno previsto l’abolizione dell’ICI sull’abitazione principale e il ristoro della minore imposta da riconoscersi agli enti locali, non ultima la L. 6/08/2008 n 133, che dispone che i comuni entro il 30 aprile 2009 dovessero trasmettere al Ministero dell’Interno la certificazione del mancato gettito accertato secondo le prescritte modalità.
Appare dunque evidente dalla documentazione a nostra disposizione che il nostro ente certificava per l’anno 2008 con le modalità di cui al Decreto del Ministero dell’Interno del 1 aprile 2009 l’importo di 696.723,48.
Con La prima erogazione relativa a giugno 2009 venivano riconosciuti al nostro ente trasferimenti per € 348.361.74 in virtù del D.L. 8/6/2009 che effettivamente consentiva le erogazioni per il solo il 50% dell’importo certificato.
Ciò premesso, tale entrata ha come sua origine sempre la medesima certificazione per l’importo su indicato.
Non si comprende allora come per l’anno 2010 sia stata prevista una entrata di competenza per € 850.000, che generando gli ovvi residui attivi, modifica le risultanze della gestione finanziaria.
L’effettivo dato certificato che abbiamo potuto conoscere, genera un disavanzo di amministrazione e mortifica ulteriormente quello di competenza di per sè già negativo.
Solo per chiarezza dei fatti dobbiamo poi rilevare che le spettanze, così come riportate sul sito dell’osservatorio sulla finanza locale, prevedevano importi per € 339.951,01, che sono stati effettivamente corrisposti mediante due differenti pagamenti, uno in data 14/6/2010 e l’altro 1/12/2010.
Ancora una volta dunque è incomprensibile individuare le motivazioni che hanno portato all’iscrizione di tale posta per l’importo di euro 850.000 oltre i relativi residui.
Da ultimo, si evidenzia che il pagamento indicato in € 169.975,50 come riscossione sui residui precedenti sia invece da imputare alle riscossioni di competenza dell’anno 2010.
Sono poi innumerevoli i casi in cui l’accertato sia residuo che di competenza non ha alcuna ragionevole congruenza.
Solo a titolo di esempio, vengono da citare le entrate extratributarie per un totale accertamenti di € 2.498.161,01, che al netto delle rettifiche, anch’esse d’ingente valore, riportano ancora residui per € 1.447.427,58, nonostante sia stato riscosso di fatto a mala pena un sesto degli importi accertati.
Ancora più preoccupante, e vorremmo essere in errore, è l’evenienza che il contributo dello stato per lo sviluppo investimenti previsto negli stanziamenti per l’importo di 100.224,00, sia stato inserito nel titolo II delle entrate mentre, a parere di scrive, in ossequio anche al tipo di entrata che rappresenta, andava collocato al Titolo IV delle entrate.
Tale importo, completamento incassato, genera parecchie perplessità anche in relazione all’ammontare delle anticipazioni di cassa da dimensionarsi solo sui primi tre titoli delle entrate.
Un discorso a parte meritano i costi del servizio smaltimento rifiuti, che evidenziano tra residui e stanziamenti la considerevole somma di 4.422.000 euro circa, di cui, nel corso dell’anno 2010, si è provveduto a pagare € 1.400.000, di cui € 883.951,00 di competenza, pari anch’essa solo ad un terzo degli importi di competenza dell’anno.
Ciò evidenzia dunque una sicura incapacità di riscossione anche coattiva, che indice a ritenere a questo punto necessaria una più proficua e idonea modalità di riscossione. Un andamento ancor più anomalo emerge relativamente alle anticipazioni di cassa.
Potrebbe apparire agli occhi di un osservatore poco attento che presso la tesoreria comunale sia disponibile un deposito di somme liquide pari a € 25.149,33.
Non va trascurato però che nel conto del tesoriere, sono iscritti stanziamenti per un totale, tra residui e competenza, di € 3.420.120,20.
Di essi restano a debito dell’ente ancora per anticipazioni € 1.526.528,20 e, tra l’altro, non è possibile individuare i relativi interessi passivi maturati per l’anticipo di dette somme.
Vista la documentazione individuabile nel conto consuntivo predisposto dal tesoriere, possiamo immaginare che, tra i tanti conti disponibili presso la tesoreria e riferiti al nostro ente, ce ne sia uno che porta un ingente saldo negativo, e che per la garanzia di tale prestito siano state bloccate altre disponibilità sebbene vincolate, che di fatto impediscono il loro effettivo utilizzo per le finalità per cui sono state concesse.
Tale evenienza contabile, per come riportata, non rende come avrebbe dovuto l’effettiva situazione, che a nostro parere è assai preoccupante.
Occorrerebbe dunque che l’indirizzo politico che vi ostinate a non voler concertare fosse frutto di una più concreta e responsabile analisi, nella quale le spese superflue vengano preventivamente eliminate, mentre le entrate accertate siano effettivamente verificate e riscosse.
Per quanto sopra esposto, seppur brevemente ma dettagliatamente, il gruppo unanimemente esprime voto contrario all’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2010, auspicando che facendo tesoro di quanto faticosamente rilevato, anche in relazione alla mancata e impedita partecipazione della nostra componente politica alla predisposizione di tali fondamentali atti di primaria importanza per il nostro comune e di diretta incidenza sul benessere della nostra collettività, vogliate per il futuro tenere in debito conto i nostri rilievi.
Chiediamo che la presente nota venga inviata unitamente al rendiconto, come per legge, alla corte dei conti competente.

Gruppo Consiliare Patto Per Mercogliano/Pdl

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