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Il Pdl al sindaco Carullo: “Urge cambio di rotta di questa Amministrazione, basta parole e demagogia”

Pubblicato in data: 24/12/2011 alle ore:21:57 • Categoria: Politica, PdlStampa Articolo

Riceviamo e pubblichiamo”, il solo incipit già da fastidio al nostro Sindaco. Lo ha detto chiaramente in occasione del consiglio comunale dello scorso 15 dicembre confermando l’intenzione di non replicare, come ha sempre fatto anche nelle passate consiliature, a quelle che, a suo dire, sono solo delle ingiustificate e improvvide provocazioni. E già, perché il progetto di omologazione populistica del primo cittadino non prevede che possa esistere una vera opposizione: tutta la cittadinanza gli dovrebbe essere vicina, visto che ama tutti incommensurabilmente e, per questo, da tutti deve esser ricambiato con altrettanto amore. Del resto, come non si potrebbe amare chi, per più di diciannove ore al giorno, lavora indefessamente per la comunità partecipando, con sacrificio eroico, a tutte le sue gioie, ai tutti i suoi lutti, a tutti i suoi dolori. Se qualcuno deve proprio esser contro non può di certo essere etichettato come “minoranza” o addirittura “opposizione”, parole molto stridenti e poco rispettose se proferite in contrapposizione a chi intende costruirsi la fa fama del carismatico buon pastore. Quel qualcuno, tutt’al più, può essere definito come “alternativa politica alla Maggioranza” in quanto la sua esistenza è legittimata solo come aberrante ed accidentale deviazione dall’indirizzo simil-filantropico che connota l’azione del primo cittadino. Se poi quel qualcuno ha persino l’ardire di opporsi e denunciare la manovre demagogiche e i passi falsi del Sindaco e della Maggioranza, ecco che insorgono a difesa del Dominus silente i vari Cerbero di questa Amministrazione. Per essi tutte le prese di posizione e le esternazioni delle minoranze sono solo polemiche “strumentali”, tant’è che ormai, nei loro comunicati e nelle loro dichiarazioni, ripetono ossessivamente questa parola come un mantra ipnotico. E siccome, poi, secondo la loro balzana opinione, dissentire fa male al confronto, ai malefici detrattori, per punizione, deve esser negato quel minimo di organizzazione che potrebbe garantire un funzionamento più democratico dell’assemblea cittadina. Abbiamo infatti sentito affermare che la mancata convocazione della conferenza dei capigruppo doveva essere intesa come una legittima ritorsione rispetto ai comunicati stampa diramati nei giorni scorsi dal nostro coordinamento cittadino e dal gruppo consiliare.
L’aver denunciato la poco chiara vicenda della casa di detenzione alternativa e l’aver avanzato dei dubbi sulla procedura seguita per la sua autorizzazione, ha fatto sì che lor signori, per loro stessa affermazione, si sentissero in diritto di perpetrare l’ennesima menomazione alla malconcia vita democratica mercoglianese. In sostanza, quando la minoranza cerca di ovviare alla mancata istituzione delle commissioni consiliari, denunciando e appellandosi ai cittadini attraverso la carta stampata ciò, paradossalmente, diventa un pretesto per loro per affermare che è l’opposizione a rifiutare il dialogo con la Maggioranza. Quanto detto in precedenza è inequivocabilmente condensato in un’affermazione del primo cittadino che, senza pudore alcuno, ha così sostenuto: ”Non mi piace utilizzare i termini minoranza o opposizione…tutti noi siamo uomini che attraverso la candidatura, a prescindere dell’esito del voto, abbiamo deciso di metterci a disposizione dei cittadini. Un dovere che passa anche attraverso la presenza in aula, luogo utile per discutere dei problemi che attanagliano la comunità. Loro troppo spesso preferiscono arenarsi dietro interviste e grandi dichiarazioni, ma non accettano di confrontarsi con noi”. In poche parole oltre al danno, la beffa! È evidente,quindi, per quanto sin qui detto, che un cambio di rotta del Sindaco e di questa Amministrazione risulta, ora più che mai, urgente e necessario. Ad egli, pertanto, facciamo i più sentiti auguri affinché, in occasione della celebrazione del Santo Natale, si ravveda e smetta di perseguire quella strategia di propaganda demagogica che lo ha visto interessarsi di vicende e argomenti che nulla avevano a che fare con l’amministrazione della nostra comunità territoriale. A dire il vero, sembra che, in realtà, abbia già intrapreso la strada della redenzione. Avendolo visto, questa settimana, cimentarsi con la preparazione dei pasti alla Mensa dei Poveri, ci auspichiamo possa addirittura dimostrare che le nostre affermazioni siano in realtà delle pure e semplici illazioni. Nessun gesto populistico, insomma, ma solo solidarietà ed autentica compassione. Siamo certi che queste nobili pulsioni, non essendo confinate ad un’unica e sola apparizione televisiva, si tradurranno in una costante e fattiva presenza presso la suddetta struttura benefica, dove il nostro primo cittadino, almeno una volta a settimana, profonderà il suo impegno nella preparazione dei pasti da offrire ai meno abbienti.

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