Rapina a mano armata nella notte all’hotel Mercurio, ferito alla testa il portiere. Due minorenni arrestati dai Carabinieri
Pubblicato in data: 4/12/2011 alle ore:12:48 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloRapina nella notte all’hotel Mercurio, ferito il portiere dell’albergo: bottino 800 euro. Arrestati dai Carabinieri due minorenni fuggiti dalla struttura di accoglienza di Mercogliano “Asso piglia tutto“.
L’episodio si è verificato intorno alle 2.30 di questa notte. Il portiere di notte dell’hotel ubicato in viale San Modestino a Mercogliano e di proprietà della famiglia Sibilia, ha allertato il 112 per segnalare di esser appena stato vittima di una rapina a mano armata durante la quale era rimasto ferito. Fortunatamente l’arma è risultata essere una copia giocattolo. Immediato l’invio del personale medico del 118 e dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino che, appena giunti sul posto, hanno dovuto assistere a una scena agghiacciante. Infatti, la hall dell’albergo era piena di macchie di sangue e il portiere notturno, un 36enne di Avellino, era corso incontro ai militari dell’Arma perdendo abbondantemente sangue dall’orecchio e dal capo. Nonostante lo shock, l’uomo è riuscito a riferire ai carabinieri che pochi istanti prima, un giovane col volto parzialmente travisato da uno scalda-collo e con una pistola in pugno, s’era introdotto all’interno dell’albergo, intimandogli di consegnargli tutti il denaro che aveva in cassa. Il portiere, però, forse nel tentativo di opporsi al ragazzo, ne aveva suscitato le ire nervose, tanto da rimediare un colpo con il calcio della pistola al capo, tra l’altro inferto con una violenza inaudita. Fatto ciò, il giovane rapinatore era riuscito ad impossessarsi del denaro in cassa, per oltre 800 euro, e a fuggire a piedi lungo le vie limitrofe. Dopo riferito l’accaduto ai carabinieri, l’uomo è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, dove i medici l’hanno dovuto suturare con vari punti all’orecchio e al capo, trattenendolo in ricovero presso quell’UOC di otorinolaringoiatria con una prognosi iniziale di 30 giorni.
Immediate le attività d’indagine avviate dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino e dalla Stazione di Mercogliano che, dopo poco, hanno consentito di scoprire come, poco prima delle 2:00 di notte, i 2 minorenni ospiti della comunità educativa “Asso Piglia Tutto” di Mercogliano fossero usciti dalla struttura, sottraendosi alla vigilanza degli educatori, che poi ne avevano appunto dato immediato comunicazione ai carabinieri. Rintracciati presso la medesima comunità educativa, i ragazzi – un 15enne e un 17enne – sono stati trovati ancora con addosso i vestiti usati per commettere la rapina e, la successiva perquisizione condotta nella struttura ha consentito di recuperare lo scalda-collo usato nella rapina, la pistola usata per il colpo e denaro contante per 1400 euro in banconote di vario taglio. La pistola, per fortuna giocattolo, era una replica perfetta di quelle in uso alle forze di polizia, ma era stato eliminato il tappo rosso per farla sembrare vero. All’interno della stessa, è stato pure ritrovato un colpo, che il 15enne aveva tentato di esplodere ai danni del portiere di notte dell’albergo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, poco prima delle 2 di notte, i ragazzi sarebbero furtivamente evasi dalla struttura, per recarsi appositamente nei pressi dell’albergo e commettere la rapina. Prima si sarebbero soffermati nei pressi del vicino bar, sorseggiando un drink e osservando la zona, per poi passare all’azione. Mentre il 17enne era rimasto fuori a controllare la vicenda, facendo praticamente da palo, il 15enne, con lo scalda-collo alzato sul naso e la pistola in mano, avrebbe fatto irruzione nell’albergo, commettendo la rapina. I due, per dissimulare il tutto, sarebbero poi tornati autonomamente e a piedi nella vicina comunità, per giunta in orari diversi, in modo da non destare alcun sospetto. Ma le immediate indagini dei carabinieri hanno consentito di capire ogni casa e di repertare addirittura le macchie di sangue presenti tanto sulla pistola giocattolo che sul guanto che il 15enne stava indossando per non lasciare alcuna impronta digitale. A sciogliere ogni dubbio sulla particolare scaltrezza dei due è intervenuta poi la visione del loro fascicolo penale. Oltre ad essere entrambi di Scampia, il 15enne è figlio di un boss latitante dei casalesi, la madre ha precedenti per droga, è lui si trova in quella struttura dopo esser stato sorpreso in flagranza di 2 rapine di rolex. Il 17enne, invece, ha al suo attivo ben 12 rapine in banca (12 sono chiaramente quelle scoperte e a lui attribuibili), tra cui anche quella dello scorso anno al Credem di Avellino. Data la notizia degli eventi al pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica per i Minorenni di Napoli, i due ragazzi sono stati condotti presso il carcere minorile di Napoli – Nisida, dove dovranno permanere a disposizione di quell’autorità giudiziaria per il prosieguo delle attività processuali. Ma i carabinieri non hanno certo terminato le loro attività d’indagine, visto che la cartuccia rinvenuta questa notte all’interno della pistola giocattolo è identica a quelle esplose all’interno del Movieplex giovedì sera, nel corso della rapina commessa ai danni dell’iperstore HappyCasa, e anche l’ammontare del denaro rinvenuto corrisponde esattamente alla somma dei due incassi.