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Festa 160 anni della Polizia, ad Avellino il sottosegretario di Stato De Stefano. Il Questore Bracco: “L’Irpinia una delle province più sicure d’Italia”

Pubblicato in data: 26/5/2012 alle ore:21:18 • Categoria: AttualitàStampa Articolo

festa-polizia-4Avellino è una delle province più sicure d’Italia, i dati ci confermano più controlli effettuati e persone arrestate. Anche gli enti comunali e i cittadini devono collaborare con la Magistratura e le forze dell’ordine“, ha dichiarato il Questore Sergio Bracco in apertura della cerimonia per il 160° anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato sul tema “Storia di coraggio e innovazione” scelto dal capo della Polizia Antonio Manganelli. Dopo la festa presso la Questura di via Palatucci la cerimonia al Teatro Carlo Gesualdo alla presenza del Sottosegretario di Stato all’Interno Prefetto Carlo De Stefano, presenti anche il Prefetto di Avellino, Umberto Guidato. Tanti gli ospiti tra cui Nicola Mancino, già presidente del Csm, il procuratore distrettuale antimafia di Napoli Rosario Cantelmo, Monsignor Francesco Marino vescovo di Avellino, il presidente della Provincia Sibilia, il sindaco di Avellino Galasso, il senatore Enzo De Luca e gli onorevoli Ruggiero Iannaccone e il provveditore agli Studi Rosa Grano. Presente anche il sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo. Il questore Bracco ha ricordato anche il collega morto suicida giovedì scorso, Sabino Titomanlio, “Un pensiero al nostro collega e alla sua famiglia a cui siamo vicini nel dolore e nello sconforto“. Al teatro Gesualdo si sono alternati momenti istituzionali ad altri di intrattenimento musicale con l’orchestra degli allievi del Conservatorio Cimarosa e del Coro delle voci bianche e giovanili del Teatro. Dopo il consueto discorso del Questore Bracco in cui ha illustrato le attività svolte, la tradizionale consegna degli attestati di merito al personale della Polizia di Stato della provincia distinti durante l’anno in attività di servizio. “Contro la criminalità organizzata occorre uno Stato forte e coese in cui tutti devono svolgere la propria parte“, ha dichiarato Bracco. Sempre alta l’attenzione ai giovani nell’ambito del più ampio progetto di educazione alla legalità con diversi incontri nelle scuole. Consegnati riconoscimenti anche agli studenti autori dei lavori più significativi partecipanti al concorso indetto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Associazione Libera della referente provinciale Valentina Paris dal tema” La camorra è male perché…”. Tema attuale legato al ventennale dalla morte dei giudici Falcone e Borsellino.

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