L’appello degli Original Fans: “Salviamo la Scandone, orgoglio irpino”
Pubblicato in data: 3/5/2012 alle ore:10:11 • Categoria: Avellino Basket • Stampa ArticoloCon il presente documento intendiamo esprimere tutto il nostro pensiero dopo una stagione sportiva che ci ha visto
gioire e soffrire al fianco della nostra splendida squadra del cuore. Il campionato è stato denso di soddisfazioni
sportive che vogliamo e sappiamo giusto attribuire a tutte le componenti del club.
Ma è doveroso parlare di società, di futuro imminente e non solo, perché sappiamo tutti che dalle basi che saranno
gettate nel prossimo mese dipenderanno le sorti di molti campionati sportivi futuri. Alla luce di questa verità, già nel
mese di febbraio 2011 avevamo indetto un’assemblea per mobilitare le istituzioni di fronte ad una situazione
finanziaria che andava incontro ad un potenziale tracollo. Raccogliemmo solidarietà e “collette” da parte di migliaia di
tifosi “comuni” e molto altro dai piani più alti grazie all’intervento del Presidente della Provincia Cosimo Sibilia e del
Sindaco Giuseppe Galasso. Nel recente febbraio 2012 abbiamo ripetuto questa esperienza, ricevendo una risposta
puntuale, concreta e in forma più che tangibile, perciò ammirevole, da parte della Sidigas, nella persona dell’ing. De
Cesare.
Ebbene, crediamo che questo rappresenti il passo chiave dal quale partire per realizzare che ci sono persone e aziende
seriamente interessate alla salvezza e alla continuità del basket di altissimo livello nella nostra provincia. Il contributo
(ad anno in corso) della Microgame e gli sforzi costanti e umili dei componenti del Consiglio di Amministrazione,
guidati dal presidente Sampietro e coordinati dall’avv. Preziosi, sono stati senza dubbio quella certezza che ci ha fatto
coltivare speranze e sogni, pur tra mille difficoltà (vedi l’impossibilità di intervenire sul mercato causa blocco
trasferimenti da tasse non corrisposte) e rischi all’ordine del giorno (leggasi tentativi da parte degli agenti di
convincere i giocatori ad abbandonare la nave, come riuscito a quelli di Troutman e Szewczyk).
Ora però siamo giunti ad un punto in cui tali sostegni non sembrano essere più sufficienti, perché bisogna far fronte a
pagamenti impellenti che altrimenti si tramuterebbero in istanze di fallimento. Nel corso delle nostre trasferte che ci
hanno portato in giro per l’Italia, abbiamo incontrato centinaia di avellinesi emigrati (anche tanti anni or sono) che
soffrono in silenzio per un anno intero, aspettando l’unico giorno in cui poter urlare al mondo il proprio orgoglio
irpino, piangendo lacrime di gioia per i colori biancoverdi quando questi scendono in campo. Anche per loro
dobbiamo impedire che tutto il bello del nostro basket finisca.
C’è bisogno di coraggio da parte dei nostri rappresentanti societari.
Il coraggio, innanzitutto, di intervenire economicamente ancora una volta in prima persona per onorare i contratti
(giocatori, staff e dipendenti sono stati remunerati per appena la metà delle mensilità), prima che il percorso dei lodi
diventi sempre più battuto, pericolosamente grave ancorchè umiliante per l’intero club.
Il coraggio di affrontare con estrema chiarezza tutti gli eventuali colloqui con persone che dichiarano un reale
interesse verso l’ingresso in società, mostrando loro bilanci e debiti dettagliati, affinchè chiunque voglia dare una
mano sappia a cosa va incontro.
Il coraggio (eventuale) di farsi da parte senza arrogare diritti, nel caso si renda necessario per assicurare una
continuità. Anche se personalmente ci auguriamo che la famiglia Scandone “cresca” e non subisca invece alcuna
uscita di scena, apprezzeremmo con grande onore il gesto di chi nelle prossime ore profondesse l’ultimo sforzo, per
poi consegnare in mani nuove un fardello in tal modo meno pesante da gestire.
Vogliamo credere con tutte le nostre forze che Avellino e l’intera Regione Campania, con i suoi rappresentanti più
illustri e irpini purosangue, tengano a questo patrimonio sociale di passione, sani valori e intense emozioni come
quelle dell’ultimo tiro della stagione che si è appena conclusa al Paladelmauro. Vogliamo credere che la Sidigas sarà
ancora al nostro fianco, più forte di prima, che l’interesse dell’avv. Vigorito (e di altri potenziali acquirenti) di cui si
parla in questi giorni sfoci in un rapido ingresso in società, e che tutte queste forze economiche ma soprattutto
passionali siano compatibili tra di loro.
Vogliamo credere infine che il nostro Sindaco e l’Amministrazione Comunale lavorino in tutti i modi possibili per
risolvere il problema del Palazzetto dello Sport senza gravare ulteriormente (almeno in questo delicatissimo momento
storico) sulle casse societarie. Il Paladelmauro, magari prossimo “PalAir”, rappresenta la nostra casa, e ci auguriamo
diventi presto anche quella di nuove iniziative sociali e culturali. E in questa casa vogliamo ancora continuare ad
emozionarci, pronti a tifare una squadra anche senza grandi nomi, perché sapremo che sarà stata costruita da grandi
persone.
Abbiamo la certezza di non essere soli, e l’orgoglio di essere irpini. In quanto tali siamo dotati di una marcia in più.
Perché noi non molliamo. La vita ci ha messo di fronte ad una grande opportunità, quella di dimostrare, ciascuno di
noi, il nostro valore, la grandezza del nostro cuore. Questa occasione ci potrà unire come non mai, tutti insieme,
intorno al basket, e farci diventare più forti. Sfruttiamola! Noi ci crediamo.
DIRETTIVO ORIGINAL FANS