Il cardinale Bertone promette: porterò a Papa Ratzinger a Montevergine
Pubblicato in data: 1/9/2012 alle ore:21:15 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloE’ una promessa quella che il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, ospite a Montevergine rivolge alla comunità irpina. Farsi portavoce presso Papa Ratzinger dell’invito rivoltogli dall’Abate don Beda Paluzzi a venire al santuario di Mamma Schiavona, in occasione dell’anno mariano. Del resto, ricorda Bertone, «Papa Ratzinger era già stato qui nel 1992 quando ancora era cardinale ed è legato alla Madonna di Montevergine da una forte devozione. Gli dirò che la Vergine lo aspetta». Per una volta, contravviene al rigido protocollo e non usa l’arma della diplomazia, quella che invece sfodera quando il discorso cade sulla politica. La forza del culto mariano, le suggestioni dello sguardo della Madonna di Montevergine, ritornata quest’anno nell’antica cappella angioina «quegli occhi penetranti e benevoli che sembrano invitare alla preghiera, che sembrano rassicurare ogni fedele e stabilire con ciascuno un dialogo personale. Sono onorato di essere anch’io pellegrino, fra i pellegrini». Ricorda come per lui non sia stata la prima volta al santuario «Ero arcivescovo di Vercelli, ecco perchè ho sempre avuto un rapporto particolare con il fondatore della Congreazione di Montevergine San Guglielmo da Vercelli». Rende omaggio al cardinale Martini, scomparso nei giorni scorsi, «Quando Papa Benedetto XVI mi propose l’incarico di Segretario, ero a Genova, dove ero arcivescovo – racconta ai giornalisti – mi confidai con lui e gli chiesi consiglio. Mi incoraggiò ad accettare l’incarico. Da allora mi ha sempre seguito con benevolenza. E porto dentro di me il suo invito a non tirarmi indietro. Ancora oggi conservo i suoi biglietti con auguri e incoraggiamenti. Era un grande ascoltatore sia della parola di Dio, sia degli uomini e delle loro contingenze».
Bertone ha poi rivolto un appello da Montevergine: “Non lasciare soli i paesi in difficoltà”.
«Non bisogna lasciare soli i paesi in difficolta’, e non bisogna dare spazio agli egoismi. Nell’Ue e’ necessaria una grande. E’ una situazione difficile, come e’ stato piu’ volte ripetuto – ha detto Bertone commentando gli sviluppi della crisi -. Non bisogna pero’ lasciare soli i Paesi in difficoltà, e’ necessaria una grande solidarieta. Non diamo spazio agli egoismi – ha proseguito il segretario di Stato vaticano – ma diamo spazio alla solidarieta’. E’ da questa osmosi, da questo aiuto reciproco che puo’ venire fuori la soluzione. Io credo – ha detto ancora Bertone – che ogni paese ha in se’ anche le energie per la ripresa, ma se vogliamo dare unita’ all’Europa, oggi che si parla tanto di unita’ economica, politica ed anche di revisione dei Trattati allora tutto questo deve dare impulso ad una maggiore solidarietà. L’Ue quindi non deve scartare le realta’ deboli. Al contrario le realtà forti aiutino le realtà deboli. Vorrei che l’Europa – ha concluso Bertone – fosse composta certamente da paesi liberi con la propria identità ed autonomia ma, io aggiungo, solidali».