Rifiuti e bilancio, la replica del Pdl all’assessore Evangelista: “Cifre imprecise ma la sostanza non cambia, evidente fallimento nella riscossione Tarsu basta con lo scaricabarile”
Pubblicato in data: 20/5/2013 alle ore:19:20 • Categoria: Politica, Pdl • Stampa ArticoloDopo aver letto con sconcerto le dichiarazioni dell’assessore Evangelista in merito alla vicenda TARSU, riteniamo sia doveroso fornire le necessarie delucidazioni. Una prima precisazione sui numeri: è vero, il dato relativo alla entrate TARSU accertate per il 2012 è pari a 2.392.000 euro e non già a 2.932.000 euro, mentre il dato dei residui al 31/12/2012 è di 3.236.726 euro e non già di 3.336.726 euro, come erroneamente riportato. Va specificato, inoltre, che quest’ultimo importo non si riferisce ai residui attivi pregressi, come sostenuto dall’Assessore, ma al totale dei residui al 31/12/2012, che ricomprendono quindi anche i residui della gestione di competenza.
Ciò detto, va innanzitutto chiarito che nessuno ha mai chiesto di cancellare i residui, evitando così di richiedere il pagamento della TARSU a chi non lo ha fatto alle scadenze dovute. L’Assessore, tuttavia, se lo desidera, può adagiarsi a contemplarli e compiacersene, nella convinzione di aver fatto tutto quanto era in suo potere.
Il che, a ben vedere, potrebbe risultare comprensibile quando il tasso “fisiologico“ di evasione TARSU sulla riscossione spontanea fosse tale da non compromettere l’erogazione del servizio ma non certo quando la tassa non pagata ammonta all’incirca ad un terzo dell’importo previsto.
In questo caso a noi sembra che sia doveroso trovare una soluzione al problema per evitare che coloro che pagano, che sono per fortuna ancora la maggioranza, debbano subire ingiustamente delle interruzioni nell’erogazione di un servizio irrinunciabile ed essenziale.
Non basta, insomma, pilatescamente lavarsene le mani, affermando da un lato che l’Amministrazione fa quello che la legge gli consente attraverso l’invio di avvisi bonari, iscrizioni a ruolo e via discorrendo, visto che a ciò sovrintende un efficiente ufficio tributi e, dall’altro appioppando ai tartassati contribuenti mercoglianesi la qualifica di evasori (è bene ricordare che nel 2010 la tariffa TARSU lievitò del 20%).
L’assessore Evangelista, in realtà, ben farebbe ad interrogarsi sulla reale efficacia ed efficienza dell’attuale sistema di riscossione diretta che, sin dal 2005, deridendo chi ne evidenziava i rischi, ha messo in piedi e che ha accumulato debiti nei confronti dei soggetti che si sono succeduti nella gestione del servizio di nettezza urbana per un importo che supera i 3.200.000 euro, aumentando nel contempo i costi sostenuti dall’ente per organizzare la riscossione. Il fallimento del servizio di riscossione diretta a Mercogliano è soprattutto politico ed è certamente ascrivibile a chi, in modo superficiale ed ambiguo, ha guidato l’assessorato in questi anni.
Perché, se per ogni problema la responsabilità è da individuare altrove, dal Governo affamatore alla Regione matrigna, alla crisi che, semplicisticamente e con irresponsabile approssimazione, si ritiene l’unica causa che possa giustificare il mancato o il ritardato pagamento TARSU da parte di alcuni contribuenti, non si capisce cosa questa Amministrazione sia davvero in grado di fare, su cosa possa realmente incidere, quali cambiamenti possa determinare.
Perché, se di fronte a problemi di gravità assoluta si invita sardonicamente coloro che li evidenziano a fornire idee e soluzioni, non si è certamente adatti al ruolo che si ricopre all’interno dell’Amministrazione. Detto ciò, basterebbe prenderne atto e decidere di conseguenza.