Ancora senza esito le ricerche di Gianluigi, nuova segnalazione e rilievi in corso all’interno dell’auto. Ieri il caso a “Chi l’ha visto?”
Pubblicato in data: 24/10/2013 alle ore:07:20 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloLa scomparsa di Gianluigi Russo denunciata anche su Raitre, ieri sera, all’interno della nota trasmissione televisiva «Chi l’ha visto?» che ha diffuso le generalità e mostrato le immagini del 25enne sparito da Torelli di Mercogliano, lo scorso 18 ottobre. Nessuna telefonata però giunta in trasmissione.
A distanza di due giorni dal ritrovamento della sua auto davanti all’ex base Nato di Montevergine e dopo aver perlustrato oltre 30 ettari di territorio, di lui non si sa nulla mentre le ricerche continuano senza sosta. Sue le impronte sul volante che accertano il fatto che abbia guidato lui fino al luogo del ritrovamento della Hyundai. Intanto l’auto è stata rimossa e trasferita presso il Comando dei Carabinieri per consentire ulteriori analisi e verifiche su eventuali altre presenze all’interno dell’abitacolo in cui è stata trovata anche una busta di latte vuota, il che fa pensare che Gianluigi si sia voluto alimentare. Inoltre, secondo una nuova segnalazione di ieri giudicata attendibile dagli inquirenti, Gianluigi sarebbe stato visto da un uomo nel pomeriggio di lunedì mentre, con il capo chino, era intento a leggere un libro lungo i tornanti che conducono a Montevergine nei pressi del ristorante «Il Casone» di Ospedaletto d’Alpinolo. Continuano così senza sosta le ricerche da parte di oltre 100 uomini tra Carabinieri, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Misericordia, Protezione Civile, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico campano e cittadini. Oltre all’elicottero giunto da Bari che sta sorvolando l’area, da ieri sul posto altri 7 cani specializzati provenienti da Matera per cercare di ricostruire il percorso compiuto da Gianluigi attraverso l’odore degli indumenti intimi forniti dai familiari. Intanto in Prefettura è stato attivato il centro coordinamento per le persone scomparse a supporto delle varie forze impegnate nel ritrovamento. Sempre aperto anche il Comune di Mercogliano.
«Non si è allontanato volontariamente – continua a ripete la madre Anna Iandolo – non credo fosse solo quando ha lasciato l’auto. E’ successo qualcosa e si è allontanato con qualcuno ma non di sua volontà». Il perché Gianluigi abbia lasciato la sua auto proprio davanti al cancello della base Nato dismessa di Campomaggiore, nel punto più alto di Montevergine vicino ai ripetitori, e cosa lo abbia spinto ad inoltrarsi fin lì dato che, secondo i familiari, non è pratico della zona, al momento rimane ancora un mistero. Nei pressi del luogo del ritrovamento dell’auto, individuata su segnalazione di due anziane cercatrici di funghi, non risulta però alcuna traccia utile ad indirizzare le ricerche in una direzione specifica, il che farebbe pensare che il giovane, dopo aver chiuso l’auto si sia allontanato a piedi o su altro mezzo. «Abbiamo subito concentrato le ricerche sulla montagna perché – dice Michela Barbieri, Presidente della Misericordia del Partenio – è il primo posto in cui un giovane mercoglianese potrebbe rifugiarsi. Gianluigi è un ragazzo timido, poco conosciuto in paese, per questo è più difficile ricostruire le sue abitudini». Sabato pomeriggio, quando sono scattate ufficialmente le ricerche, è stata quella la prima zona ad essere ispezionata «la macchina lì non c’era, evidentemente Gianluigi deve esserci arrivato successivamente – continua Barbieri – se gli fosse accaduto qualcosa di brutto, probabilmente, già lo avremmo trovato». Forze dell’ordine e volontari hanno, infatti, setacciato la zona palmo a palmo senza trovare traccia del passaggio del giovane uscito di casa in via Torellucci senza soldi, documenti e cellulare. La vita tranquilla di Gianluigi farebbe escludere colpi di testa o fughe d’amore. «Stiamo chiudendo il cerchio, lo troveremo presto grazie alla grande macchina della solidarietà che si è attivata» interviene il sindaco Carullo. Tante le domande ancora senza risposta su questa vicenda che, con il passare delle ore, si tinge sempre più di giallo.