Scomparsa Gianluigi, da oggi si cerca a valle in attesa degli esiti delle perizie su pc e telefonate
Pubblicato in data: 29/10/2013 alle ore:07:00 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloStop alle ricerche a Montevergine, da oggi si prosegue a valle in attesa degli esiti delle perizie su pc e tabulati telefonici. Questo l’esito del vertice riunitosi ieri mattina in Prefettura al Centro Coordinamento per le Persone Scomparse dopo 11 giorni di perlustrazioni e indagini volte al ritrovamento di Gianluigi Russo, sparito da Torelli di Mercogliano nel pomeriggio del 18 ottobre scorso. Al momento ancora nessun elemento determinante nelle mani degli inquirenti che si stanno concentrando sempre più sull’ipotesi della fuga del 25enne a bordo di un altro mezzo su cui sarebbe salito dopo aver abbandonato l’auto davanti al cancello della base Nato dismessa di Campomaggiore. La macchina delle ricerche, supportata da unità cinofile ed equestri, ha bonificato l’intera montagna, oltre 120 ettari, senza trovare alcuna traccia del giovane. Di qui la conclusione che non si trovi più a Montevergine. «Gianluigi è vivo e presto lo troveremo – ripete il sindaco Massimiliano Carullo -, le ricerche ora continueranno in città e nelle zone limitrofe grazie all’aiuto di Misericordia, Protezione Civile e tantissimi cittadini volontari, lo riporteremo a casa». Da questa mattina si scende, quindi, a valle tra Mercogliano, Ospedaletto d’Alpinolo e Monteforte Irpino e nei prossimi giorni ci si spingerà anche fuori provincia. L’ipotesi, infatti, è quella che il giovane si sia allontanato in compagnia di qualcuno, volontariamente o con la forza, con cui si è incontrato al bivio tra l’ex base americana e la strada che conduce ai ripetitori televisivi. L’attenzione degli inquirenti è rivolta ora a ricostruire tutti i contatti del giovane con la passione della palestra e dell’informatica ma con pochi amici. Elementi che non escludono la presenza di eventuali rapporti in rete dato che il ragazzo, sempre secondo quanto affermato dai familiari, al di là delle ore trascorse in palestra e al lavoro insieme al padre pavimentista, era solito uscire poco e trascorrere le serate per lo più a casa. Le operazioni, infatti, continuano sulla base degli indirizzi provenienti dall’attività investigativa del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino coordinata dal Maggiore Mortari in attesa dei risultati dettagliati delle perizie attualmente in corso sul computer di Gianluigi, sulle carte prelevate dalla scrivania e sui tabulati telefonici forniti dal gestore Vodafone. Il telefono cellulare del giovane, invece, è rimasto a casa in via Torellucci da quando Gigi è uscito di casa quel venerdì lasciandolo squillare invano poiché, come testimonia la madre, non conosceva il numero che lo chiamava. Uno strumento importante ma che, al momento, rimane inaccessibile poiché protetto dal codice pin di cui nessuno, a parte Gianluigi, è a conoscenza. Sempre più concreto perciò il pensiero dei genitori che, fin dal primo momento, avevano parlato di allontanamento del figlio senza però riuscire a dare una spiegazione al gesto. Ad avvalorare questa ipotesi anche il fatto che il giovane sarebbe stato visto, grazie ad alcune telecamere a circuito chiuso, fare rifornimento presso un distributore di benzina della zona la sera in cui è sparito. Un dato però di per sé non rilevante dato che l’auto pare abbia percorso solo 30 km prima di essere trovata chiusa dall’esterno in perfetto stato. Gianluigi avrebbe trascorso due notti in macchina prima di abbandonarla nel punto più alto di Montevergine e scendere a piedi fino al bivio in cui i cani molecolari non percepiscono più il suo odore. Poi più nessuna traccia tra i boschi e i sentieri della montagna di Mamma Schiavona. Una storia ripercorsa anche dalle telecamere della nota trasmissione televisiva di Raitre «Chi l’ha visto?» che domani sera manderà in onda il servizio realizzato sul posto, tra casa Russo e Montevergine, per allargare l’attenzione sulla misteriosa scomparsa del giovane e sollecitare chiunque abbia sue notizie a farsi avanti.