Verso il voto, “Mercogliano Cambia” intervista a Gianluca Ippolito: “Carullo sindaco dei drammi altrui, sempre in cerca di riflettori”
Pubblicato in data: 18/5/2014 alle ore:11:28 • Categoria: Politica, Forza Italia • Stampa ArticoloDa anni sempre impegnato sotto traccia nel circolo cittadino del Pdl prima e Forza Italia poi, Gianluca Ippolito, dottore commercialista, si candida alla carica di consigliere comunale al fianco di Angelo Iandolo nella lista “Mercogliano Cambia”.
Dottor Ippolito cosa l’ha spinta a candidarsi?
È una decisione quasi naturale, scontata, visto che da quattro anni a questa parte ho profuso il mio impegno nelle attività politiche del circolo mercoglianese del PDL/ Forza Italia e ho contribuito fattivamente al lavoro svolto dal gruppo di opposizione Patto per Mercogliano occupandomi in particolar modo delle questioni legate al bilancio e alla contabilità del Comune. Credo che i tempi siano maturi affinché questo impegno si possa concretizzare in un progetto amministrativo serio di cui solo la compagine di Mercogliano Cambia può garantire l’attuazione.
Perché ha scelto di farlo al fianco di Angelo Iandolo?
La nostra lista vede insieme diverse sensibilità politiche, saldamente vincolate da una visione condivisa del futuro del nostro territorio che è incentrata sulla valorizzazione delle risorse locali e sull’incentivazione delle attività produttive autoctone e che è quindi diametralmente opposta al becero assistenzialismo di stampo carulliano. Angelo Iandolo è un professionista rigoroso, un lavoratore autonomo che trae sostentamento dal suo impegno quotidiano e per questo ci è sembrato la persona più adatta a guidare questa svolta, per concretizzare questa voglia di cambiamento, per favorire il coinvolgimento delle forze più vitali della città, per dimostrare finalmente che anche a Mercogliano è possibile intraprendere un percorso di sviluppo attraverso una efficiente gestione della cosa pubblica.
Come vede oggi la realtà mercoglianese?
Oggi Mercogliano è purtroppo una città in costante declino, martoriata e vilipesa da una indecorosa abbondanza di opere pubbliche incomplete, abbandonate, vandalizzate, arrugginite, diroccate, afflitta dalla mancanza di una identità ben precisa che la ha costretta ad assumere le caratteristiche della periferia dei quartieri dormitorio e ad allontanarsi sempre di più da ciò che la contraddistingueva una volta e cioè da quell’immagine di comunità vitale e coesa che faceva del turismo la sua principale attività economica.
Cosa c’è da fare?
La rinascita di Mercogliano è intimamente legata alla rinascita delle aree interne della Campania e del Meridione in generale. È un discorso che si basa su una comunanza di intenti che inevitabilmente diventa identitaria e che può prendere forma solo ai livelli più alti di governo del territorio. Tuttavia le singole realtà comunali possono giocare un ruolo importante in questa partita che passa soprattutto attraverso la rivendicazione di un uso più mirato ed intelligente delle risorse, in primo luogo dei fondi comunitari, che sposi appieno le esigenze di finanziamento di progetti in grado di imprimere un accelerazione allo sviluppo economico delle diverse aree che formano il territorio provinciale. Mercogliano, ad esempio, non può prescindere da una valorizzazione del Parco del Partenio e in questo deve assolutamente coinvolgere tutti gli altri Comuni del comprensorio affinché questa risorsa venga finalmente valorizzata attraverso dei progetti finalizzati non solo ad incrementare la dotazione infrastrutturale ma anche a dar vita ad attività promozionali mirate, in grado di intercettare nuovi flussi turistici che si aggiungano a quelli ormai esigui che promanano dal turismo religioso. D’altro canto il coinvolgimento delle Amministrazioni dei Comuni limitrofi risulta essenziale e necessario per perseguire un progetto di modernizzazione e razionalizzazione dei servizi amministrativi che permetta non solo una maggiore efficienza nell’erogazione degli stessi ma consenta di raggiungere un ragguardevole risparmio grazie al raggiungimento di economie di scala. Esistono vari strumenti per attuare questa amministrazione concertata dei servizi alla cittadinanza che vanno dai contratti e dagli accordi di programma sino a quelli più vincolanti e istituzionalizzanti quali i consorzi e le Unioni di Comuni. È in base a questa visione prospettica di crescita e sviluppo che chiediamo ai nostri concittadini di esprimere il loro consenso a nostro favore.
Quali le priorità nel caso di elezione?
Come più volte ha affermato il nostro candidato sindaco, Mercogliano ha bisogno di ristabilire condizioni minime di normalità e di decoro. Queste sono precondizioni essenziali per una politica di sviluppo e su tali tematiche incentreremo i nostri primi mesi di attività. La manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture viarie e dell’arredo urbano, il completamento delle opere già intraprese, la riqualificazione delle strutture pubbliche abbandonate sono sicuramente una priorità come lo è un uso responsabile parsimonioso e accorto delle risorse acquisite alle casse comunali attraverso la tassazione a carico dei cittadini. Responsabilità e Dedizione, sono queste le parole d’ordine di Mercogliano Cambia.
Cosa pensa di Carullo e della vecchia consiliatura?
Massimiliano Carullo si è dimostrato del tutto incapace ed incompetente nell’amministrazione della città. Il suo è stato un operato egocentrico, mirato esclusivamente alla promozione della sua immagine in vista del raggiungimento di obiettivi e finalità completamenti estranei e distanti dall’azione amministrativa comunale. L’abbiamo più volte denominato “il Sindaco dei drammi altrui” per la sua istintiva capacità di cavalcare l’onda mediatica legata a disgrazie ed eventi infausti. D’altronde, e non temo smentite, io credo che Massimiliano Carullo non possa fare altro che questo perché non ha le capacità e le competenze necessarie per amministrare. La dimostrazione indiretta di ciò che dico e la sua refrattarietà al confronto, l’assenza di proposta che sta connotando questa campagna elettorale e quella precedente. Per convincere le persone a votarlo cerca sempre di accreditarsi come il male minore contrapposto al Moloch onnivoro e famelico rappresentato, nel suo racconto ingannevole, da chi gli si schiera contro. Adesso va in giro con questa bufala del “patto di dominio” che qualcuno gli ha messo in bocca per tentare di rievocare lo schemino infantile, “il fattariello”, del bene contro il male. Dovrebbe avere però il buon senso di dimostrare, nel suo interesse, che dietro al suo schieramento non si cela un patto di dominio, visto che lo scenario che emerge dalle dieci domande che gli abbiamo posto, e che ad oggi risultano del tutto inevase, depone assolutamente in senso contrario.
La campagna elettorale volge al termine, perché votare Gianluca Ippolito?
Non soltanto per le solite logiche di amicizia, appartenenza, parentela. Per altre motivazioni, in aggiunta, basate sulla valutazione dell’impegno profuso, delle competenze e della capacità, sul contributo che posso apportare alla realizzazione del progetto della nostra lista. Anche in relazione ai criteri che orientano il voto Mercogliano cambia.
qua la gente “bbuona” non viene capita:- > ?