Bilancio di previsione, parcometri e controversie, l’opposizione incalza la maggioranza Carullo: “Si faccia chiarezza”
Pubblicato in data: 24/10/2014 alle ore:07:21 • Categoria: Politica, Lista "Mercogliano Cambia" • Stampa ArticoloBilancio di previsione e parcometri, l’opposizione incalza la maggioranza Carullo: «gestione scellerata e poco trasparente, si faccia chiarezza». A parlare è il capogruppo di «Mercogliano Cambia» Angelo Iandolo che accusa l’amministrazione di una cattiva gestione in riferimento alla variazione al bilancio di previsione approvata in seguito all’esito favorevole della richiesta di mutuo trentennale alla Cassa Depositi e Prestiti di una cifra pari a 1 milione e 429 mila euro volta a pagare debiti certi. «E’ la dimostrazione della mancanza di programmazione dell’amministrazione e il segnale, non trascurabile, dalla scarsa salute di cui godono le finanze comunali – attacca – quando si contraggono debiti, non per investire, ma per pagare altri debiti, diventa palese l’incapacità di azione e reazione dell’amministrazione, così come evidente che la crisi finanziaria, ancora più evidente nel nostro paese, in conseguenza dello sperpero di danaro pubblico, utilizzato non in una prospettiva di medio lungo periodo, ma, unicamente come collante per rinsaldare il consenso elettorale di una maggioranza che ha raggiunto il punto di non ritorno». In discussione anche la questione parcometri in riferimento alla deliberazione della G.C. n. 96 del 20 aprile 2010, avente ad oggetto il «Miglioramento della Sicurezza stradale sulla rete comunale di Mercogliano» con un impegno di spesa di 400 mila euro di cui metà a carico del Comune e metà della Regione Campania: «Il progetto prevedeva anche l’acquisto di 16 parcometri e del software per il funzionamento degli stessi, entrambi effettivamente acquistati per un importo superiore a 8 mila euro». Già durante la passata amministrazione,in data 13 dicembre 2013, il gruppo consiliare «Patto per Mercogliano – Pdl», presentò un’interrogazione per conoscere i tempi di attuazione del programma di installazione dei parcometri ma «a tale interrogazione, l’amministrazione rispose che il programma non poteva essere attuato senza la preventiva approvazione del Piano Traffico che però nel frattempo è stato approvato dal Commissario prefettizio». Di qui l’interrogazione verbale posta durante l’ultimo consiglio comunale per cui «abbiamo chiesto dove si trovano i parcometri acquistati e per quale motivo non viene data attuazione al piano traffico approvato – chiede Iandolo -. Inoltre intendiamo sapere se il progetto è stato definitivamente accantonato oppure no e se il ritardo comporta il rischio di perdere il contributo finanziario della Regione». Sul tavolo anche la richiesta di delucidazioni e accesso agli atti riguardo la controversia in corso con l’appaltatore dei lavori legati alla deliberazione di Giunta n° 123 del 2 ottobre scorso «Lavori di miglioramento delle condizioni di sicurezza e viabilità e dell’accesso alla conurbazione della città di Avellino» relativa ai Fondi Fas. «E’ anomalo che a fronte di una richiesta di risarcimento danni di oltre 750 mila euro avanzata dalla ditta per i ritardi di esecuzione delle opere, il Comune non abbia consultato l’avvocatura interna – incalza l’avvocato Iandolo -. Come è anomalo che la ditta in questione si sia accontentata di un risarcimento di 69mila euro, tra l’altro imputato alla quota imprevisti così prosciugata». Già nel 2009 l’amministrazione aveva avviato pratiche di esproprio di terreno nei confronti di alcuni privati e approvato una variazione al progetto che «pur non comportando un risparmio di spesa ha eliminato la realizzazione della rotatoria tra via De Nardi e via Serroni sostituita da un semplice intervento di canalizzazione e potenziamento dell’illuminazione, a dir poco insufficiente per la messa in sicurezza dell’area». Pertanto la richiesta è di conoscere nel dettaglio le voci di spesa patite dalla ditta aggiudicataria, quali sono le opere ad oggi realizzate, lo stato della procedura di esproprio, se il costo degli espropri era inserito nell’importo di spesa originario e qualora non fossero più necessari quale sia il risparmio per l’amministrazione.