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Incendio a Montevergine, Carullo: “Già pronti a reagire”. Padre Riccardo: “Fatto da condannare che non ci ferma”

Pubblicato in data: 14/12/2014 alle ore:06:58 • Categoria: Attualità, CronacaStampa Articolo

incendio montagna montevergine 7«Un’offesa alla montagna in un momento di così importante per la rinascita del territorio, ma siamo già pronti a reagire», queste le parole del sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo all’indomani del devastante incendio che la notte tra venerdì e sabato scorso ha spazzato via ettari di bosco. Un episodio gravissimo alla luce della giornata di venerdì quando, finalmente, si era concluso l’iter per l’accesso al finanziamento per i lavori di manutenzione della Funicolare sancito dalla visita del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, del Presidente del Consiglio Regionale Pietro Foglia e dell’assessore Pasquale Sommese in vista anche della prospettiva di riqualificazione della base Nato dismessa di Campomaggiore. «Si presume che alla base di quanto accaduto ci sia la matrice dolosa che ci getta in un grande sconcerto in un momento di rinascita per Montevergine – prosegue -. Ma l’amministrazione è già pronta a reagire con la formazione di sentinelle del territorio e l’installazione telecamere di sicurezza sparse in diverse zone della città fino al Santuario». Terminerà, infatti, a fine dicembre, il corso avviato in estate presso il Centro Sociale Campanello che certificherà le competenze, attraverso l’acquisizione di un patentino di vigili della montagna, di 80 guardie ambientali che andranno a fare da supporto alle forze dell’ordine nelle diverse attività di controllo delle zone boschive. «Non bastano i buoni propositi ma occorrono i fatti – aggiunge – l’amministrazione per premunirsi contro queste aggressioni alla montagna sta, già da tempo, formando una task force che possa accertare violazioni e interfacciarsi direttamente con il Comando di Polizia Municipale, i Vigili del Fuoco e la Forestale». Parallelamente saranno in funzione, a partire dal prossimo anno, anche le 30 telecamere di sicurezza dislocate sia in paese che nelle strade secondarie fino alla stazione della Funicolare e davanti al Santuario: «Queste sono le risposte migliori a fatti del genere – conclude Carullo –. Le tre telecamere collocate a Montevergine consentiranno di tenere costantemente sottocontrollo la zona anche e soprattutto in vista dei futuri lavori che interesseranno l’area per cui contiamo anche di coinvolgere la Questura».
Parole di dura condanna anche dall’Abate di Montevergine, Padre Riccardo Guariglia: «Fatti gravissimi specialmente se collegati alla natura dolosa non solo per il Santuario ma per la natura stessa e le ripercussioni sull’aspetto ambientale». L’incendio, infatti, si è sviluppato nella zona alle spalle del Santuario di Mamma Schiavona: «Noi ci troviamo dal lato opposto rispetto all’area incendiata– racconta l’Abate – per cui non abbiamo visto nulla ma abbiamo scoperto il disastro solo quando ci hanno telefonato». Un fatto che scuote la città e l’intera provincia in un momento particolare segnato dalla rimessa in funzione della Funicolare, dal restyling del Santuario e dall’ipotesi di riqualificazione dell’ex base americana: «quanto accaduto non ci spaventa, andremo avanti per la nostra strada perché crediamo in quello che facciamo e abbiamo amore per questa terra – prosegue l’Abate -. E’ evidente che non c’è rispetto neanche più per l’ambiente in un momento in cui stiamo cercando di valorizzare tutto il territorio del Partenio». Una riflessione ampia quella di Padre Riccardo che invita a «riflettere molto, se non c’è rispetto per la natura prima o poi si ritorcerà contro – conclude -. Questi fatti ci fanno comprendere che ci vuole coscienza e amore per il proprio territorio solo così potremmo costruire un futuro dignitoso sia per noi che per coloro che verranno dopo».

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