Celebrata questa mattina la giornata della memoria all’Istituto Dorso. Sbrescia: “nelle scuole la violenza si isola con la conoscenza”
Pubblicato in data: 28/1/2015 alle ore:16:59 • Categoria: Attualità, Cultura • Stampa ArticoloE’ stata celebrata quest’oggi presso l’Istituto Comprensivo Dorso la giornata della memoria. La giornata è stata organizzata dal dirigente scolastico Maria Goretti Oliviero e l’amministrazione comunale con l’assessore alla pubblica istruzione Lucia Sbrescia. Molta proficua per la riuscita della manifestazione la collaborazione delle insegnanti della scuola secondaria. La manifestazione è iniziata con i saluti del sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo che ha ribadito l’importanza nel ricordare questi momenti storici. Nel corso della mattinata è stato presentato agli alunni della scuola secondaria il libro del mercoglianese Francesco di Nardo “L’internamento civile a Mercogliano (1937-1945)”. Il libro narra del periodo di quando c’era l’internamento civile a Mercogliano e la personale esperienza dell’utore tramite ricordi, documenti, lettere e foto in cui sono stati internati ed accolte famiglie etiope ed eritree. Il libro testimonia anche di famiglie di ebrei che sono state salvate perchè nascoste dai monaci e dalle suore benedettine. Durante la mattinata gli alunni delle terze classi hanno tra l’altro interpretato la poesia di Primo Levi, proiettato slide e video sull’argomento. Insomma i ragazzi si sono stati coinvolti e si sono mostrati sensibili e la loro attaenzione durante la manifestazione è stata alta. Soddisfazione quella espressa dall’assessore Sbrescia: “noi crediamo che nelle scuole la violenza si isola con la conoscenza. E’ importante parlare di questi avvenimenti nel giorno che cade l’anniversario della liberazione di Auschwiz anche per le vicessitudini che si sono verificate in Francia. La cosa che ci deve far riflettere è che la soppressione del libero pensiero è sempre in agguato. E’ nostra intenzione effettuare questi incontri non solo una volta all’anno ma più volte per creare un filo diretto con i ragazzi creando una memoria storica“.