Amministrative in città, Scibelli: “la ferita e’ ancora aperta”
Pubblicato in data: 8/3/2015 alle ore:14:55 • Categoria: Politica • Stampa Articolo“Quando si comincia a parlare di scadenze elettorali si riapre in me una ferita non ancora del tutto rimarginata. Mi riferisco, ovviamente, alle scorse comunali a Mercogliano che mi hanno visto tra i protagonisti.” Questo il libero sfogo di Michele Scibelli giovane penalista irpino candidato con il progetto civico “Mercogliano Cambia”.
“Che dire sul voto dello scorso anno? Troppe ambiguità e verità non svelate, circostanze che hanno fortemente inciso sul successo elettorale del sindaco Carullo. Troppe le persone che hanno deluso e maggiormente i promotori che lungo il percorso ci hanno abbandonato lasciandoci senza alcuna prospettiva e progettualità, siamo stati praticamente buttati nell’arena.
L’avvocato Angelo Iandolo professionista di altissimo spessore ma, soprattutto, in questo periodo fortemente incentrato sulla crisi dei valori, è una persona perbene ma, a mio avviso, doveva riflettere con più attenzione. Con lui ho già espresso la mia analisi del post voto in diverse occasioni ma nei giorni della sfiducia al sindaco Carullo è evidente che molti di noi sono stati politicamente raggirati senza sapere a cosa andassimo incontro e quali posizioni andavamo a supportare. Ci siamo trovati nel paradosso di dover chiarire aspetti e dinamiche di altrui comportamenti senza l’effettiva conoscenza; è chiaro che la mia è solo una valutazione a quasi un anno dal voto e non vale a nulla, ma se l’esperienza è una sommatoria di errori allora ho arricchito il mio bagaglio.
All’indomani della sconfitta” – conclude Scibelli- “l’iniziale delusione e rassegnazione hanno ceduto il passo alla consapevolezza di un risultato elettorale di tutto rispetto che rapportato all’andamento generale della lista e al distorto meccanismo del voto di genere che ha comunque generato una deviazione del consenso popolare, i miei voti sono reali e frutto della reciprocità col cittadino e non in seconda scelta con la sana coscienza di chi aveva in mente di contribuire a migliorare la Città.”