Regionali, Fi da Atripalda lancia la candidatura di Sabino Morano. Sibilia: «Ci sarà una rosa di nomi, rappresentanze da istanze del territorio». Presente delegazione di Mercogliano. FOTO
Pubblicato in data: 7/3/2015 alle ore:07:30 • Categoria: Politica, Forza Italia • Stampa Articolo«Per il momento ci limitiamo a percorrere il territorio in lungo e largo, da coordinatore provinciale, per cercare di individuare quelle che sono le migliori indicazioni che provengono da queste riunioni che terremo ogni settimana in modo che l’Irpinia sia protagonista nel prossimo quinquennio». Prova a fare chiarezza da Atripalda in vista di sciogliere i nodi sulle candidature alla Regione, il senatore Cosimo Sibilia, coordinatore provinciale di Forza Italia, al culmine di una giornata segnata da tensioni e dure dichiarazioni politiche tra il coordinatore regionale De Siano, la consigliera uscente Antonia Ruggiero e la dirigente Ines Fruncillo. L’occasione è stata fornita dalla seconda assemblea pubblica svoltasi presso l’ex sala consiliare dal titolo “Vertenza Irpinia” che ha visto la partecipazione di tanti dirigenti ed amministratori irpini.
«Dopo tutti questi incontri faremo una sintesi e forniremo delle indicazioni al coordinamento regionale – prosegue Sibilia -, dopo di che decideremo con una rosa di candidati, tenendo presente che i candidati saranno quattro e che ci sarà la rappresentanza di genere a meno che non ci saranno modifiche. Dovremo valutare tutti quanti insieme e decidere per il meglio tenendo presente che il territorio deve essere rappresentato da coloro i quali sono espressione di esso. Una rappresentanza che sia
qualitativamente elevata e affidabile. Un consiglio regionale che consenta alla nostra provincia di essere protagonista. Rifletteremo e faremo una sintesi che non riguarderà solo il partito ma anche la società civile».
Proprio Sibilia ha incassato in giornata ampio mandato dal coordinatore regionale Domenico De Siano che con un nota aveva chiarito che «sulle candidature alle Regionali valgono le regole e le regole varranno per tutti, a partire dagli uscenti. Quindi, in Irpinia come altrove, il coordinatore provinciale di Forza Italia, partito aperto e inclusivo di tutte le realtà politiche moderate e della società civile, presenterà al Coordinamento regionale la proposta che riterrà più opportuna, per una ratifica che dovrà trovare la più ampia condivisione possibile.Tutto questo, tenendo presente che nelle realtà come Benevento e Avellino, laddove la legge impone rispettivamente due e quattro candidature, peraltro nel rispetto delle quote rosa, non saranno sostenibili forzature da parte di nessuno». Dichiarazione accolta con apprezzamento da Ines Fruncillo, possibile candidata, che invece ha spinto ad una nota al vetriolo l’uscente Antonia Ruggiero che ha accusato proprio Sibilia «di aver portato il partito al 6% e di voler candidare nientedimeno che un esponente di spicco del Partito Democratico, l’ex sindaco di Avellino».
Sulle polemiche Sibilia precisa «non so chi li mette in mezzo ma io il mandato l’ho sempre avuto. Ce l’ho forse da un ventennio, da quando esiste Forza Italia. Qualcuno si sforza ogni volta a dire che probabilmente mi comporto da dittatore, ma invece consulto tutti. Ovviamente le responsabilità sono del coordinatore regionale che alla fine tra una rosa di candidati sceglierà quelli più opportuni e li proporrà al coordinamento regionale che avrà l’ultima parola. Quindi mi pare una polemica basata sul nulla».
Anche ieri sera comunque assente, seppur inviato, il presidente della Provincia Domenico Gambacorta «io partecipo alle manifestazione a cui sono invitato e organizzate dai referenti locali – chiarisce Sibilia -. Invitano chi vogliono. Ma posso assicurare di non aver nessun problema personale con Gambacorta, né con Caldoro». Su chi (Ruggiero ndr.) rimprovera a Sibilia di voler candidare esponenti di spicco del Pd, il senatore di Mercogliano conclude: «Sfido chiunque a poter affermare che io abbia fatto qualche nome. Ho sempre parlato di rosa di candidati che sarà poi oggetto di valutazione del coordinamento regionale che stabilirà chi sarà candidato. E su questo esprimerò il mio consenso o dissenso».
L’incontro di ieri sera ha visto la partecipazione del coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, Lazzaro Iandolo, del segretario cittadino Attilio Strumolo
«Sono contento che si parta da Atripalda per proporre il nuovo percorso che Fi vuole lanciare in vista delle regionali di maggio. Per la provincia di Avellino noi speriamo che le elezioni regionali rappresentino un’elezione di cambiamento. E’ vero che Caldoro ha fatto moltissimo in questi anni ma ha forse penalizzato l’Irpinia e le nostre esigenze provinciali. Sulle candidature sarà il coordinamento regionale con quello provinciale a decidere. Ci sono momenti verticistici che vanno rispettati»
Ed ancora Antonio Silvestro (segretario nazionale Ugl giovani), Stefano De Laurentiis (segretario Fi Baiano), Gianluca Ippolito di Fi Mercogliano che in apertura del confronto politico ha illustrato un documento programmatico
“Militanza, Modernità, Territorio e Comunità” con il quale si chiede una candidatura di un giovane che nasca dal territorio «una candidatura – si legge nel documento – che dovrà rappresentare una discontinuità con l’approccio alla politica che ha contraddistinto il passato, dovrà essere una persona giovane, con un approccio moderno alla politica che sia però nel contempo espressione di una tradizione politica chiara e coerente». In sala anche altri esponenti politici di Mercogliano come il capogruppo consiliare Angelo Iandolo e Antonio Buonaiuto.
L’identikit ricade su Sabino Morano, che ha lanciato la carovana azzurra con un incontro in ogni comune, infine: «non è pensabile più che si possa affrontare una campagna elettorale sotto una dimensione squisitamente ideologica. E’ vero che Caldoro ha ereditato una situazione di emergenza ma ora ci vuole la normalizzazione e la programmazione. E di questo Fi si deve fare interprete. Certo si poteva fare meglio, ma bisogna ricordarsi che prima di Caldoro questa era una regione emergenziale, con le montagne di spazzatura in mezzo alla strada. Caldoro ha sistemato tante cose ma non è detto che non si posa dire che si poteva fare di più e meglio. Caldoro ha rimesso a posto i conti della sanità ma ora bisogna superare la fase commissariale. Vertenza irpinia è proprio questa: partire da un’annotazione reale che l’Irpinia non è stata tenuta in debita considerazione da Caldoro. Abbiamo avuto inoltre un assessore regionale al Turismo che non ha valorizzato i marchi irpini. Vogliamo dare una stagione nuova a questo partito. Non si può essere candidati solo perché si vuole fare il consigliere regionale ma bisogna dire con chiarezza cosa si vuole fare. Il seggio in Regione non può essere una sedia per la pensione. Queste elezioni devono essere linfa vitale per delle zone interne per troppo tempo mortificate».
Il consigliere provinciale Vincenzo Moschella, in rappresentanza della provincia, ha invece relazionato sul lavoro svolto in questi mesi dall’Ente di Palazzo Caracciolo: «statuto, scuola, viabilità e ambiente sono state le questioni al centro del nostro impegno amministrativo. Come Fi abbiamo ribadito il nostro no alle trivellazioni. Negli ultimi 5 anni non abbiamo però avuto una Regione amica. Ad Atripalda l’Udc nel 2012 si è reso complice del fallimento amministrativo. Esca fuori dall’equivoco».
Per Ferruccio Capone, sindaco di Montella «dobbiamo difendere il governo Caldoro visto che nel centrodestra non c’è un candidato migliore. Colui che ha salvato la regione dal default facendola scalare dal fondo delle graduatorie dove l’aveva porta la gestione di Bassolino».