Scoperta alcova del sesso: nei guai due napoletani e due romene
Pubblicato in data: 4/3/2015 alle ore:10:54 • Categoria: Cronaca • Stampa Articolo
I Carabinieri della Stazione di Mercogliano hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo, quattro persone in quanto ritenute responsabili di aver avviato una casa di prostituzione.
L’intervento degli uomini dell’Arma è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa, giunta a corollario del capillare controllo del territorio che i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino svolgono nel loro quotidiano impegno a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Da alcuni giorni infatti i militari avevano intuito che in un’abitazione sita nella periferia del paese potesse celarsi qualche segreto potenzialmente sospetto. Di lì la decisione di porre sotto osservazione la casa e notare quell’insolito e continuo via vai di uomini soli che generalmente caratterizza e contraddistingue obiettivi operativi di siffatta natura. Nello sviluppo delle indagini i militari hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori che, discretamente avvicinati, non hanno potuto che confermare la natura illecita delle prestazioni che vi si praticavano.
Quando, decisi ad intervenire, i Carabinieri sono entrati con uno stratagemma all’interno dello stabile, vi hanno riscontrato la effettiva presenza di due donne, una 36enne ed una 33enne entrambe di nazionalità romena, che si prostituivano. I successivi accertamenti investigativi scaturiti dalle evidenze raccolte, hanno consentito ai militari di far altresì emergere responsabilità a carico di due uomini originari dell’hinterland vesuviano i quali, avendo la comproprietà dell’immobile, lo avevano ceduto in uso alle due giovani donne tollerandone l’illecito utilizzo praticato da queste.