Il coordinamento cittadino di Forza Italia attacca Carullo: “Mercogliano condannata a oscurantismo e decandenza”
Pubblicato in data: 20/4/2015 alle ore:10:57 • Categoria: Politica, Forza Italia • Stampa Articolo“Il Carullismo”, così come la sua iconografia, è qualcosa di estremamente complicato. Si potrebbe quasi affermare che è scientificamente costruito affinché tutto quello che si dovrebbe fare non venga fatto ed ognuno viva felice dell’elargizione di contentini, di piccoli oboli, che ben valgono quella caterva di voti necessari a perpetuare il consenso popolare per colui che, sempre di più, si dimostra un vero campione di immobilismo ed inattività. Alla base di questo tourbillon di immagini di premiazioni, di conferimenti di cittadinanze onorarie, di feste, celebrazioni, commemorazioni, targhe, medaglie, visite di condoglianze con tanto di scorta della polizia municipale e reiterate false notizie in merito alla venuta del Santo Padre nella cittadina alle falde del Partenio, esiste infatti un piano ben preciso, basato sul principio di romana memoria del dividi et impera. Quella che deve essere divisa è ovviamente la comunità: essa non può e non deve sentirsi tale, altrimenti si finirebbe con l’avvertire tutta la pochezza di questa amministrazione e sempre più evidente diverrebbe la percezione dell’immenso squallore a cui, da cinque anni a questa parte, è condannata inesorabilmente la nostra città. E allora l’azione politica, che dovrebbe essere per sua natura rivolta alla collettività, per intercettarne e risolverne i problemi, diviene dialogo con il singolo o tutt’al più con gruppi organizzati di cittadini, ed è indirizzata, nella migliore delle ipotesi, a risolvere problemi personali, o, come spesso accade, a disseminare illusioni ed anestetizzare le coscienze. D’altronde chi non ricorda il motto che il dott. Carullo, prima che si consegnasse ad un lungo silenzio, amava ripetere come un mantra: “un piatto in più, una strada in meno”, come se il compito principale di un’amministrazione fosse quello di compiere esclusivamente opere di carità, (di mero assistenzialismo volendo essere precisi), rinunciando volontariamente, per contrappunto, alla gestione delle esigenze quotidiane di tutta la comunità. Ora, a questa missione di alto profilo umanitario, il primo cittadino ha aggiunto una buona dose di commemorazioni, onorificenze, benemerenze e cittadinanze onorarie rivolte a determinati gruppi di persone, latori di specifiche esigenze ed istanze, che purtroppo, contribuendo a sopire gli animi e a sedare le coscienze, pongono in secondo piano quelle che sono le reali esigenze e i principali problemi dell’intera comunità. Dietro questa coltre di imbonimenti a iosa giacciono tuttavia irrisolti numerosi problemi che, irrimediabilmente, ledono l’interesse collettivo e che hanno fatto precipitare Mercogliano in uno stato di permanente calamità. Non ci rimane che elencarli con la stessa forma didascalica con cui il dott. Carullo prèdica le motivazioni per cui è necessario conferire benemerenze e premialità:
- Stadio comunale: un campo di patate, uno spettacolo indegno, un milione di euro spesi per ottenere il massimo del degrado nel mezzo di due edifici, il Loreto e il Convento delle Benedettine, che costituiscono una parte importantissima del patrimonio architettonico mercoglianese. Attendiamo ancora le dimissioni dell’assessore che promise pubblicamente di farlo allorché lo stadio non fosse stato terminato (anche se, ad onor del vero, non specificò quando: forse sapeva che non sarebbe stato mai terminato!)
- Viabilità: strade colabrodo, impercorribili, impraticabili, indecenti, da terzo mondo; Quella parallela al Viale San Modestino sembra addirittura una strada di una cittadina in periodo di guerra, tanto sono ampi e diffusi i crateri disseminati lungo tutto il tracciato.
- Centro sportivo: dovrebbe essere riacquisito al patrimonio comunale, visto che il Comune è risultato vittorioso nel contenzioso che lo vedeva contrapposto alla società a cui era stato affidato in gestione. Quest’ultima è stata addirittura condannata al pagamento di un ingente risarcimento. Tra il conferimento di una targa e l’altra potrebbe il primo cittadino usarci la cortesia di rendere noti i tempi e i modi della suddetta acquisizione e, soprattutto, i tempi e i modi dell’incameramento dell’indennizzo che non poco gioverebbe alle disastrate casse comunali?
- Parcheggio di Torelli e lottizzazioni: cosa risponde il Sindaco in merito a queste questioni? Nulla, ovviamente! Un’altro spettacolo indegno che vede i fedeli che si recano alla chiesa di San Nicola e gli utenti delle attività commerciali della zona costretti a parcheggiare lungo il ciglio stradale anche a rischio di compromettere la circolazione e, cosa ancor più grave, la pubblica incolumità. Il parcheggio in questione fa parte di una lottizzazione la cui superfice destinata al pubblico utilizzo, dopo appena 13 anni, non è ancora stata acquisita al patrimonio Comunale. D’altronde, questa, come tutte le altre lottizzazioni mercoglianesi, sconta, per cosi dire, una sorta di maledizione esoterica, a causa di cui, per motivi ai più imponderabili, appaiano cancelli, sbarramenti e recinzioni a delimitare proprietà di natura chiaramente e conclamatamente pubblica che, pertanto, vengono sistematicamente sottratte all’utilizzo della collettività.
- Viale San Modestino: il luogo che fu il simbolo della Mercogliano dei villeggianti è abbandonato al più atroce dei destini: tra basoli che saltano, escrementi canini, cartacce, rami che invadono marciapiedi e carreggiate e che a volte provocano danni ingenti a persone e cose, si consuma il dramma di un’incuria quotidiana che a sua volta s’innesta, come se non bastasse, sull’ennesimo spreco di soldi pubblici spesi a fronte di lavori di risistemazione pessimamente eseguiti. Ovviamente sul tema dalle parti di piazza Municipio tutto tace.
- Turismo: questa chimera! Quale è il progetto del dott. Carullo per il rilancio del Turismo? Esiste un piano A e un piano B? O magari si è deciso che la vocazione turistica del nostro territorio sia un qualcosa appartenente esclusivamente al passato e si debba puntare su qualcosa di alternativo? Probabilmente, anzi, sicuramente, non esiste alcun piano, non esiste alcuna idea, non esiste alcunché escogitato con raziocinio e degno di attenzione.
Cosi come non esiste nessuna idea degna di tal nome in merito alla risoluzione di tutte le altre problematiche che attanagliano la nostra comunità ed il nostro territorio. Ecco il perché di questa facciata, ecco il perché di questo perverso meccanismo di imbonimento: è l’unico modo per evitare che questa incapacità ad amministrare diventi visibile in tutta la sua cruda realtà e che emergano gli scontri intestini che dilaniano la maggioranza che, tra veti incrociati, denunce e rimozione dei massimi vertici amministrativi, si appresta, ancora una volta e ancor di più, a far sprofondare Mercogliano in quell’epoca di oscurantismo e decadenza a cui il dott. Carullo la ha ineluttabilmente condannata.
Coordinamento Cittadino Forza Italia