Stesura Puc, Argenziano accusa: “Fermo dal 2011, dal Comune risposte superficiali”
Pubblicato in data: 29/5/2015 alle ore:08:30 • Categoria: Politica, Lista "Mercogliano Cambia" • Stampa ArticoloArriva finalmente la risposta dell’amministrazione Carullo in seguito all’interrogazione sull’iter procedurale relativo al PUC (piano urbanistico comunale), al RUEC (regolamento urbanistico edilizio comunale) e VAS (valutazione ambientale strategica) del Comune di Mercogliano. Strumenti previsti da normative nazionali e regionali, indispensabili per la gestione ponderata del territorio, per evitare un’edificazione fuori controllo, per evitare scelte scellerate, per evitare facili promesse di rendere i terreni edificabili per lucrare voti, per evitare l’espansione edilizia irrazionale, per riqualificare l’esistente, riutilizzando anche aree e costruzioni dismesse!
Nel documento firmato dal responsabile tecnico, avallato dall’Assessore Gesualdo e dal Sindaco Carullo, si legge: “L’Ente intrattiene contatti con il tecnico progettista incaricato, il cui strumento di pianificazione preliminare è in fase di definizione”. Risposta stringata e superficiale, rispetto ad un argomento di ampio respiro e di non facile soluzione. Come è possibile che dal 09 11 2011, in seguito a gara a procedura aperta, in cui è stato aggiudicato in via definitiva l’incarico professionale di redazione del PUC, del RUEC e del VAS, per un importo complessivo di euro 76.896,44 oltre IVA e Cassa, ancora non abbiamo un progetto preliminare? Inoltre con determina n. 196 del 05 06 2012 si è conferito l’incarico tecnico di redazione dello studio geologico di supporto all’elaborazione del PUC, del RUEC, del VAS al Dott. Geol. Massimo Liguori, per un importo complessivo di euro 11.950,00 oltre Iva e Cassa. Sembrerebbe che questa amministrazione non sia capace nè assolutamente intenzionata ad adottare un Piano che possa vincolare e limitare una speculazione edilizia non più sostenibile sul nostro territorio! Se il Comune non si dota di strumenti urbanistici concretamente applicabili il rischio, per altro già sperimentato in ampie zone d’Italia, è lo sviluppo incontrollato ed abusivo dell’edilizia con conseguente detrimento della capacità di programmazione istituzionale, e nel contempo il peggioramento delle generali condizioni della qualità della vita dei cittadini nonchè la mortificazione del perseguimento del principio di uno sviluppo concretamente sostenibile.
Penelope aveva un nobile scopo mentre di notte disfaceva la tela che aveva tessuto durante il giorno. Quale potrebbe essere l’alibi per la condotta immobile ed inerte della nostra amministrazione?
Consigliere Argenziano Filomena
Gruppo Consiliare Mercogliano Cambia