Seconda Categoria, il Città di Mercogliano a Venticano per continuare a stupire. Cecchetti: “La nostra forza è il gruppo unito”
Pubblicato in data: 12/12/2015 alle ore:09:22 • Categoria: Sport, Calcio • Stampa ArticoloSettimana dura di allenamenti per il Città di Mercogliano che domenica pomeriggio a Venticano cercherà di strappare punti importanti per raggiungere quanto prima la salvezza. La squadra allenata da Nicola De Angelis è reduce dal pareggio casalingo ottenuto domenica scorsa sul comunale di Monteforte Irpino. Una partita equilibrata contro una squadra di pari livello. In classifica che sorride alla squadra del presidente Antonio Sarti che si trova stabilmente nelle prime posizioni dall’inizio del campionato risultando la sorpresa. Nella squadra mercoglianese rientra dopo il turno di squalifica il laterale sinistro Andrea Cecchetti che suona la carica: “Siamo la sorpresa del campionato e cercheremo di confermarci anche domenica cercando di fare bella figura con il Venticano, una squadra abbastanza ostica perché sono a metà classifica come noi ma cercheremo di giocarcela ad armi pari”. Cecchetti è uno dei reduci dal campionato di terza categoria dello scorso anno e analizza le differenze: “Quest’anno la cosa principale che ci permette di fare risultato è il gruppo e soprattutto la preparazione atletica che ci ha resi più resistenti. Un altro fattore importante è la questione mentale, la squadra sta crescendo e ci stiamo rendendo conto giorno dopo giorno che possiamo puntare in alto”. Il laterale sinistro mercoglianese punta poi gli obbiettivi stagionali: “A livello personale la mia speranza è quella di riuscire a fare almeno qualche goal, anche perché non sono molto preciso sotto porta. A livello di squadra puntiamo a salvarci e poi se otteniamo qualcosa di meglio ben venga ma principalmente dobbiamo salvarci il prima possibile”. Quest’anno la squadra mercoglianese è allenata da Nicola De Angelis, un mister di esperienza per questa categoria, e Cecchetti è chiaro: “Dal mio punto di vista la decisione che ha preso il presidente è stata giusta anche perché il rapporto con lui era diventato troppo amichevole, invece Nicola sa mantenere bene le distanze. Non che Antonio non lo facesse ma lui è più mentalizzato a fare l’allenatore”