Caso Movieplex: il Tar di Salerno accoglie la richiesta di sospensiva
Pubblicato in data: 16/3/2016 alle ore:09:30 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloCaso Movieplex: il Tar di Salerno accoglie la richiesta di sospensiva del provvedimento relativo alla determinazione n. 166 del 4 novembre 2015 avente ad oggetto «l’annullamento in autotutela del permesso di costruire n.17/2006 del 5/4/2006 e successiva variante del 19/12/2006 e di tutti gli atti preordinati,connessi,collegati e conseguenti». Questo l’esito della prima udienza di discussione in Camera di Consiglio presso la Prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno alla presenza dei magistrati dei magistrati Amedeo Urbano, Giovanni Sabbato ed Ezio Fedullo. Fissata per il 4 aprile 2017 la discussione del merito che potrebbe vedere il Tar accogliere i due ricorsi, R.G. 345/2016 della «GlobalCinema» e R.G. 366/2016 della società «Banco Popolare Società Cooperativa», e quindi annullare il provvedimento dell’ufficio tecnico comunale o rigettarli e confermare, al contrario, tale provvedimento che potrebbe portare alla paradossale ipotesi di dover abbattere per poi ricostruire lo stabile nonché l’eventualità di veder innescarsi azioni giudiziarie o contenziosi milionari. «Al momento il Tar ha apprezzato le ragioni dei due ricorrenti – afferma l’avvocato difensore del Comune Pietro Musto dinanzi ai colleghi rappresentanti dei ricorrenti Filomena Alaia, Danilo Daniel e Marcello Fortunato -. Ciò ovviamente può preludere ad un accoglimento anche nel merito che di fatto porterebbe all’annullamento del provvedimento in autotutela assunto dal Comune». Dunque, nell’attesa rimane tutto invariato dato che l’efficacia del provvedimento di revoca del permesso a costruire è stata sospesa. «Data l’importanza della materia e le gravità delle conseguenze che ne sarebbero scaturite, il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto di congelare il tutto fino alla discussione del merito – interviene l’assessore al Contenzioso Assunta Napolitano -. Intanto siamo di fronte a una decisione preliminare di notevole importanza che consente di salvaguardare quaranta posti di lavoro, una grande conquista che ci dà fiducia per la completa risoluzione della vicenda come desiderano tutte le parti coinvolte». Dunque, un primo passo che di fatto conferisce nuovamente serenità, per lo meno fino ad aprile 2017, alle due attività commerciali di «Eurospin» e «Happy Casa» ubicate, in parte, su una zona che avrebbe necessitato dell’autorizzazione paesaggistica a costruire. Nel 2013 la richiesta di ampliamento con un piano sopraelevato rispetto al permesso rilasciato nel 2006 evidenziò la mancanza dell’autorizzazione paesaggistica trattandosi di area tutelata ai sensi dell’art. 42 comma c del D.lgs. n. 42/2004. Ne conseguì non solo la sospensione della pratica di ampliamento ma l’avvio dell’iter di revoca del permesso a costruire in autotutela e dei due recenti ricorsi.
FdL