Regolamento uffici e servizi, l’opposizione attacca: “Si revochi in autotutela delibera illegittima”
Pubblicato in data: 6/4/2016 alle ore:10:27 • Categoria: Politica • Stampa ArticoloL’opposizione consiliare chiede la revoca in autotutela della delibera di Giunta numero 27 dello scorso 25 febbraio relativa all’approvazione dei criteri di indirizzo per la stesura del regolamento uffici e servizi e conseguentemente di tutti gli atti connessi, presupposti e consequenziali. «Tale approvazione non poteva avvenire senza una preventiva discussione e una nuova deliberazione del Consiglio Comunale sull’argomento – scrivono -, atteso che la deliberazione della giunta comunale ha proceduto alla redazione di un nuovo regolamento uffici e servizi e di un nuovo regolamento concorso e selezioni, utilizzando illegittimamente quale presupposto la deliberazione del Consiglio Comunale n. 41, e non la 43 come erroneamente indicato, del 29 novembre 2012 che, tuttavia ha esaurito la sua funzione con l’approvazione della delibera di Giunta 176 del 22 dicembre 2014». Questo il contenuto dell’istanza inoltrata al sindaco Carullo, alla Giunta e a tutto il consiglio nonché per conoscenza anche al Prefetto di Avellino, al Ministero degli Interni e alla Corte dei Conti è a firma di Maddalena Poerio, capogruppo di «L’Altra Mercogliano», Angelo Iandolo capogruppo di «Mercogliano Cambia» insieme a Filomena Argenziano, Vittorio D’Alessio e ad Antonio Buonaiuto capogruppo di «Per Mercogliano». Secondo le frange di minoranza la delibera in questione presenta anche ulteriori profili di illegittimità come «l’assenza del parere di regolarità contabile e l’istituzione di sei posizioni di alta professionalità coincidenti automaticamente con le corrispondenti posizioni organizzative». Sulla prima questione precisano che «la previsione delle posizioni di alta professionalità nelle quali risulterebbero automaticamente inquadrati i responsabili di settore, comporta un impegno di spesa corrispondente alle somme aggiuntive a questi spettanti per cui ne discende l’obbligatorietà del parere del responsabile del servizio di ragioneria in ordine alla regolarità contabile» mentre sul secondo aspetto sottolineano che «tale ipotesi è assolutamente contraria alla normativa vigente, così come più volte chiarito anche dall’Aran la quale ha espressamente escluso che un dipendente già responsabile di servizio e, quindi, titolare di posizione organizzativa di direzione di struttura possa essere destinatario, contemporaneamente, anche di un incarico di alta professionalità». Di qui la richiesta di annullamento in autotutela di tale delibera per «evidente nullità dell’iter procedimentale utilizzato, eccesso di potere e la violazione di precipue disposizioni normative che rendono radicalmente nulla. La mancata discussione ed approvazione di precipua deliberazione in Consiglio comunale e l’assenza del parere di regolarità contabile hanno natura assorbente rispetto ad ogni altra considerazione sui numerosi, ulteriori, profili di illegittimità che inficiano sia il regolamento uffici e servizi, sia il regolamento concorsi e selezioni».
FdL