Piscina comunale, Ippolito: “Il Comune risponda su tempistica di riapertura e futura gestione”
Pubblicato in data: 12/1/2017 alle ore:10:47 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloPiscina comunale: tempistica di riapertura e futura gestione al centro della polemica in città. Insorge l’opposizione dopo la presa d’atto della perizia tecnica effettuata sulla struttura per la verifica dello stato di agibilità per cui si rendono necessari interventi al tetto della struttura per 90 mila euro, attinti da parte del mutuo contratto alla Cassa Depositi e Prestiti per il Pip mai realizzato. «La devoluzione del mutuo contratto per il Pip deve essere autorizzata dalla C.D.P. sulla base di un progetto ancora da redigere che poi dovrà essere affidato e realizzato per cui – afferma Gianluca Ippolito, ex candidato nella lista antagonista a Carullo e attivo sostenitore del Coordinamento cittadino Forza Italia e delle frange di minoranza – è evidente che i tempi si allungheranno per lo meno fino ad inizio estate».
Ma oltre alla tempistica Ippolito pone degli interrogativi anche sulla futura gestione della struttura: «Sulla base del recente decreto sulle partecipate degli enti locali, al termine dei lavori si dovrà trovare una soluzione alternativa alla gestione della municipalizzata Mercogliano Servizi – dichiara -. Spendere 90mila euro senza essere certi della futura sostenibilità economica della gestione dell’impianto, non può che apparire l’ennesimo esempio di sperpero della spesa pubblica». Il decreto in questione, divenuto legge a settembre scorso e poi bocciato dalla Consulta, stabilisce che «non sono consentite le società prive di dipendenti o quelle che hanno un numero di dipendenti inferiore a quello degli amministratori, quelle che nella media dell’ultimo triennio hanno registrato un fatturato sotto il milione di euro, quelle inattive che non hanno emesso fatture nell’ultimo anno, quelle che svolgono all’interno dello stesso comune o area vasta doppioni di attività, quelle che negli ultimi cinque anni hanno fatto registrare quattro esercizi in perdita e quelle che svolgono attività non strettamente necessarie ai bisogni della collettività».
«Come si evince dai bilanci relativi al 2013, 2014 e 2015 la Mercogliano Servizi – afferma Ippolito – non solo è al di sotto della soglia dei ricavi prevista dal decreto ma è del tutto priva di personale dipendente e, conseguentemente, il numero degli amministratori è superiore a quello dei dipendenti». Al momento il personale presente nella piscina sono in regime di partita Iva e fatturano le proprie prestazioni ad un cooperativa sociale la quale, a sua volta, fattura alla società partecipata: «una pratica discutibile che tuttavia il Comune applica non solo attraverso la partecipata ma anche direttamente utilizzando dei lavoratori, prestati sempre dalle stesse cooperative sociali, sia nel Settore Tributi che nell’Area Sociale». Dunque l’eventuale liquidazione della Mercogliano Servizi sarà «un fatto inevitabile che creerà un’ulteriore complicazione per la futura gestione della piscina comunale». Inoltre Ippolito pone l’accento anche su possibili ripercussione da parte degli utenti, attualmente circa 900, che potrebbero non ritornare: «Data la chiusura dell’impianto nel bel mezzo della stagione sportiva molti si sono già recati in altre strutture polivalenti ed economicamente più vantaggiose per cui è probabile che molti utenti decidano di non ritornare – aggiunge -. Solo una riqualificazione dell’intero impianto, sprovvisto anche del sistema di areazione, potrà renderla di nuovo appetibile. In ogni caso se si fosse provveduto ad una puntuale manutenzione certamente adesso l’impianto sarebbe regolarmente funzionante».
Di qui le domande rivolte all’ente guidato dal sindaco Carullo: «come provvederà il Comune a gestire l’impianto natatorio? Quali sono le misure che l’amministrazione intende intraprendere per ovviare al danno d’immagine causato con la chiusura d’urgenza dell’impianto e, in particolare, quali sono quegli interventi, strutturali e gestionali, in grado di riqualificare l’offerta e di rendere quindi di nuovo competitiva la piscina di Mercogliano?».
FdL