Assenza minoranza in consiglio, lettera aperta di Poerio alla cittadinanza
Pubblicato in data: 25/3/2017 alle ore:10:30 • Categoria: Politica, L’Altra Mercogliano – Centrosinistra • Stampa Articolo
Care cittadine e cari cittadini,
sento il bisogno di rivolgermi direttamente a voi,non perché in altre occasioni di esternazione pubblica non ne abbia sentito la necessità, ma credo che siamo oggi ad un punto in cui è assolutamente necessario rendervi informati di ciò che continuamente accade a livello di gestione comunale. Il 21 marzo è la data scelta dallo Stato per ricordare le vittime di mafia e di cui Libera, con la presenza di migliaia di giovani, è solerte testimone. Io credo che il problema principale nell’affermazione sempre più forte ma anche più raffinata delle cosiddette mafie o come si declinano in altre regioni, sia nel non riuscire, ognuno di noi, a venire fuori dalla logica del cosiddetto“piacere” invece di chiedere a voce sempre più forte che i diritti delle persone non vanno solo enunciati, scritti ( a volte in modo contradditorio!!!) ma resi esigibili e non negoziabili. Si rendono esigibili scrivendo in modo chiaro le norme e facendo ognuno responsabilmente la propria parte. Veniamo a noi. E’ da giugno dello scorso anno che si sta cercando di lavorare nonché approvare dei regolamenti che riguardano misure per il decoro urbano. Ebbene nonostante quanto deliberato all’unanimità, dal Consiglio comunale nella seduta del 20 luglio 2016 ( Delibera di C.C. n. 27/’16) che prevedeva l’istituzione di una Commissione di lavoro di ben 9 componenti tra maggioranza e minoranza, e nonostante il lavoro fatto, solo da una parte di tale Commissione ( molti non hanno mai ritenuto opportuno partecipare, come si evince dai verbali redatti!) ad oggi non siamo stati in grado di approvarli nonostante che, dopo varie peripezie, detti regolamenti siano stati licenziati con parere favorevole dei gruppi consiliari già nello scorso dicembre e trasmessi all’ Ufficio tecnico per il parere di competenza. Questo lungo preambolo è solo per farvi capire come è facile non amministrare o, se preferite,come a volte il lavoro di molti diventa nulla per il non lavoro di uno. Si avete capito bene, ciò per farvi entrare nel simpatico e misterioso mondo della burocrazia locale. Quindi, ritornando a noi la Commissione composta da rappresentanti di maggioranza e minoranza dopo un certo numero di incontri ritiene di aver adempiuto al proprio compito. La proposta, però, per essere approvata dal Consiglio, deve avere anche il parere del funzionario responsabile del settore tecnico. Nel nostro caso, finalmente dopo vari solleciti, verbali e scritti, da parte dell’Assessore competente ( l’ultima l’8/11/16 prot. n.0021758) il suddetto responsabile invia una nota in cui fa delle osservazioni rispetto ai vari articoli del lavoro pervenutogli e così la Commissione si rende conto degli “errori commessi” e, vocabolario alla mano, decide di darsi un pizzicotto sul pancino e di accettare i suggerimenti proposti dal dotto funzionario. Come dice una vecchia e famosa canzone di Mina “L’ importante è finire..”Mal gliene incolse (ai commissari) perché di li a pochi giorni scoprono che “Dottolo” ha dato quei suggerimenti a titolo pressoché personale non in quanto funzionario che esprime un parere, ma come scrive in una successiva nota (prot. n. 5322 del 16 marzo u.s.), in occasione del CC straordinario richiesto dalla minoranza, per approvare il tutto, “si riserva di esprimersi successivamente, solo dopo gli ulteriori dovuti e necessari approfondimenti, al fine di tramutare la proposta di indirizzo politico in coerente atto gestionale di competenza ex art. 107 T.U.EE.LL..”. Non vorrebbe, quindi, che il parto fosse prematuro con tutti i rischi che correrebbe il neonato!!!?!!.Perciò il dr. Dottolo ha comunicato che sta quasi per approfondire la tematica..
Di conseguenza la convocazione del C.C., richiesta dalla minoranza, per poter approvare i regolamenti in questione, essendo deficitaria del parere tecnico non ha motivo di essere!. Pensate sia solo questo il problema? No, il Consiglio comunale convocato per il 20 u.s. non vede la presenza della minoranza in quanto alcuna notifica o consegna personale è stata fatta ai consiglieri Maddalena Poerio e Antonio Buonaiuto, per gli altri tre, la polizia municipale si è presentata a domicilio dalle 19,30 alle 22,40. Orari sicuramente fuori dalla norma. Si dirà che è assolutamente vietato uscire di sera perché potrebbero arrivare i vigili o più opportunamente il messo per la consegna. Quasi come per un coprifuoco! Purtroppo, lo confesso, io personalmente ho trasgredito e dopo le 19 sono uscita per un impegno, d’altronde dopo una giornata in cui non avevo messo il naso fuori dalla porta pensavo mi fosse consentito! Comunque i solerti vigili alle 21 mi hanno telefonato con tono serio chiedendomi dove mi fossi cacciata a quell’ora tarda e che loro erano venuti a cercarmi! BAH.. Cari cittadini , questi sono solo episodi che riguardano quest’ultimo Consiglio ma ci sarebbe da continuare. A proposito mi ero dimenticata di dirvi una ulteriore cosa:- Sapete che il Consiglio comunale del 1 marzo si è svolto ed ha approvato tutto ciò che c’era da approvare senza che fosse presente il numero legale previsto? E sapete ancora che dalle 17,30 ora di convocazione si è aspettati fino alle 19,10 che arrivasse qualche consigliere della maggioranza per dichiararsi in regola, avendo la minoranza abbandonato l’aula alle 18,30 con la richiesta, alla segretaria comunale, di verificare immediatamente il numero legale per dichiarare illegittimo il Consiglio? Come ben potete vedere, a parte un po’ di ironia, capite bene come a Mercogliano si sia ancora lontani dal concetto di un’amministrazione sana e trasparente che dovrebbe essere garanzia per la realizzazione del “ bene pubblico” e nell’interesse del cittadino. Dove sono gli strumenti che dovevano essere utilizzati nell’ottica di ammodernare l’amministrazione pubblica? La resistenza al recepimento di sistemi gestionali innovativi dimostrano come il problema sia, soprattutto, di tipo culturale perché possa diventare familiare ragionare in termini di sana gestione. Tutto ciò non mi risulta che sia alla base delle scelte di questa amministrazione.
Maddalena Poerio, capogruppo de “L’Altra Mercogliano”