Mercogliano abbraccia Matteo Piantedosi cittadino onorario: “Forte legame con tutta l’Irpinia”
Pubblicato in data: 28/5/2017 alle ore:10:00 • Categoria: Attualità • Stampa Articolo Un forte e continuo legame con l’Irpinia sancito, ieri mattina a Mercogliano, dal conferimento della cittadinanza onoraria al prefetto di Bologna Matteo Piantedosi. «Questo riconoscimento rappresenta per me un punto di partenza, e non di arrivo, che spero di meritare. Sarò sempre più motivato nelle esperienze che farò e che metterò a servizio anche di questo territorio». L’ex vice capo della Polizia Piantedosi, originario di Pietrastornina e bolognese d’adozione, accoglie con orgoglio ed emozione l’onorificenza ricevuta nella sala consiliare di Palazzo di Città fortemente voluta dall’Amministrazione del sindaco Carullo a testimonianza dell’intenso sentimento nutrito dall’illustre concittadino verso la sua terra. «Un legame profondo non solo con Mercogliano ma con tutta l’Irpinia dove, ho già deciso, ritornerò quando termineranno i miei impegni professionali – sottolinea il più giovane vice capo della Polizia, amante di Pino Daniele e della bicicletta -, qui ho i più vivi ricordi dell’infanzia come i primi calci ad un pallone o le passeggiate estive lungo il viale con mio padre».
Un gesto che non è mera liturgia ma che vuole significare amore e attenzione costante al territorio irpino: «la provincia di Avellino è quella che cresce meno in Campania, quella che da inizio anno vede chiudere dieci imprese al giorno e i giovani andare via, ma – interviene Carullo – è anche la provincia che non si arrende e ha voglia di conoscenza e aggregazione, quella che merita poli di qualità come l’Istituto Pascale e attende l’apertura del Centro per l’autismo di Valle». Dunque, una stretta di mano con Bologna cui l’Irpinia è legata anche dalla delicata vertenza dell’ex Irisbus rispetto alla quale il cielo sembra scurirsi: «proverò ad occuparmi della componente bolognese – promette Piantedosi -. Purtroppo, queste problematiche si incrociano con una crisi generale per cui, anche laddove non ci dovessero essere soluzioni specifiche, per dare un lavoro dignitoso a queste persone si deve guardare alla riconversione». Uno sguardo anche alla questione migranti: «un problema dal carattere internazionale in cui l’Italia sta facendo una parte straordinaria, così come anche Mercogliano – aggiunge -. Finché ce ne sarà bisogno occorre dare accoglienza dignitosa con solidarietà umana e istituzionale». Ed ancora rispetto alla presenza sul territorio della criminalità organizzata sottolinea «non dobbiamo mai abbassare la guardia anche se l’Irpinia manifesta una certa immunità dato il sano tessuto sociale unito alla presenza delle Istituzioni».
Presenti, oltre agli amministratori comunali, il questore di Benevento Giuseppe Bellassai, il vice questore di Avellino Vincenzo Modeo, il consigliere regionale Carlo Iannace, l’onorevole Giuseppe Gargani, i sindaci Pasquale Giuditta di Summonte, Costantino Giordano di Monteforte Irpino, Pasquale Nunziata di Forino e Carmine De Fazio di Sant’Angelo a Scala. In sala consiliare, tra gli altri, anche il presidente di Confindustria Avellino Oreste La Stella, il presidente dell’Adpvs Rizzieri Annunziata nonché l’Abate Riccardo Guariglia insieme al direttore della Biblioteca di Montevergine Padre Gerardo Di Paolo, il presidente della Pro Loco Vittorio D’Alessio, le suore e i padre benedettini, una delegazione dei volontari del Servizio Civile di Mercogliano e anche Carlo Barile figlio dell’ex procuratore Amato. A moderare il responsabile della redazione de Il Mattino di Avellino Generoso Picone che ha speso parole di elogio nei confronti di «una categoria, quella dei funzionari dello Stato, sempre poco valutata ma che rappresenta la struttura portante di una sana e funzionante Pubblica Amministrazione».
FdL