Piegata e poi divelta la tabella indicativa di Comunità Accogliente, è polemica ma le attività proseguiranno regolarmente
Pubblicato in data: 12/11/2017 alle ore:11:14 • Categoria: Attualità • Stampa Articolo
Piegata e poi divelta la tabella indicativa della nuova sede di Comunità Accogliente. L’associazione di volontariato è, infatti, ospitata da fine ottobre nei locali della Mediateca comunale di via Matteotti, dove svolge lezioni di italiano e laboratori per circa 80 richiedenti asilo. L’episodio risale a giovedì sera quando, al termine delle consuete attività pomeridiane, i volontari si sono accorti della mancanza dell’insegna, comprata a proprie spese, che solo qualche giorno prima era stata piegata: «Le altre due indicazioni installate sullo stesso palo sono rimaste intatte – interviene la consigliera di minoranza Maddalena Poerio da sempre al fianco dell’associazione -, non spetta certamente a me dare una spiegazione all’accaduto ma, bravata o no, così non si fa certamente integrazione. Occorre fare molta attenzione perché, se fatti del genere dovessero ripetersi, la situazione potrebbe degenerare così come le possibili conseguenze». Condanna il gesto anche il sindaco Carullo: «la tabella sarà ricollocata ad horas al suo posto a spese dell’amministrazione come segno di continuità per quanto fatto da una città che ha accolto in provincia il più alto numero di migranti». I volontari, ieri sera, hanno inoltre sporto regolare denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri affinché si possa far luce sulle responsabilità di quanto accaduto. «L’atmosfera di festa per l’inaugurazione delle attività è durata ben poco – prosegue Poerio -. Accoglienza e integrazione necessitano di processi complessi da attuare con estremo rigore visto che la geografia demografica del nostro Paese è cambiata per cui è necessario aprire spazi di dialogo e conoscenza e non ragionare solo in termini di politiche economiche e di sicurezza». E’, inoltre, degli ultimi giorni una polemica web che coinvolge proprio la struttura adibita a Centro di Aggregazione Sociale e «non a Centro di accoglienza che, invece, sono tutti collocati in strutture private gestite da cooperative», precisa l’assessore Assunta Napolitano in riferimento a quanto espresso da alcuni utenti che attribuiscono alla presenza degli immigrati lo stop ad altre attività, tra cui quella di musicoterapia per bambini, e lamentano disagi per schiamazzi notturni. «Il Comune non ha revocato alcun permesso per cui – conclude l’assessore -, dopo l’interruzione estiva, le ore di musicoterapia svolte dalla dottoressa Vesce, continueranno nella stanza assegnata in via esclusiva. Ed inoltre, questi giovani frequentano i corsi con i volontari in orari pomeridiani per cui gli schiamazzi notturni non sono da attribuire certamente alle loro attività».
FdL