Verifiche sismiche, Ferraro a Dello Russo: “Temo abbia fatto confusione, si tratta di due bandi differenti”
Pubblicato in data: 20/4/2018 alle ore:18:41 • Categoria: Politica • Stampa ArticoloBando Miur per verifiche sismiche, Pasquale Ferraro a Giacomo Dello Russo: «Temo abbia fatto confusione, si tratta di due bandi differenti sia per tipologia di intervento che per tempistica». Il riferimento è all’interrogazione presentata dal consigliere di opposizione in merito alle verifiche di vulnerabilità sismica per gli edifici comunali adibiti ad uso scolastico: «Il bando oggetto della mia interrogazione, che parte il 4 maggio, riguarda la verifica della vulnerabilità sismica su edifici ed eventualmente finanziamenti di progettazione degli interventi da fare – prosegue -. La questione della scuola di via Amatucci, affrontata con ritardo decennale, con la delibera numero 10 del 19 gennaio con la quale stabiliscono di demolire e approvare il progetto di ricostruzione si rifà ad un altro bando di Fondi Europei destinati alle cinque regioni meno sviluppate per interventi di messa in sicurezza e demolizione».
Poi prosegue: «Quello a cui mi riferisco io, invece, riguarda le verifiche tanto è vero che la scuola è stata chiusa il giorno 11 marzo 2017 previa verifica di vulnerabilità dopo risultanze di analisi di fattori di rischio quindi non c’entra niente con questo bando che parte un anno dopo. E’ evidente che parliamo di cose differenti». Secondo Ferraro inoltre «immagino verifiche per la scuola materna ed elementare di Torelli che ha oltre 30 anni e ha subito interventi di ammodernamento. Ci vogliamo preoccupare per tempo o la vogliamo chiudere dalla sera alla mattina come fatto con quella di via Amatucci? Sfruttiamo queste opportunità per tutte le scuole esistenti, facendo prima verifiche sismiche e poi eventuali interventi».
Il capogruppo di “Impegno per Mercogliano” suggerisce anche verifiche alla vecchia scuola elementare di via Matteotti che oggi ospita la Caritas: «Non voglio fare nessuna polemica ma dare un contributo per edifici sicuri anche in via Acqua delle Noci l’edificio è degli anni 60 anche lì si potrebbe fare la verifica di vulnerabilità in quanto se non è già agli atti, sarebbe gravissimo. Perchè poi accontentarsi di 300mila se il tetto massimo di risorse ottenibili è di 500mila? Un modo di fare estremamente superficiale».
FdL