Amministrative 2019, la nota di Davide Bolognese (Io scelgo Mercogliano)
Pubblicato in data: 23/5/2019 alle ore:15:55 • Categoria: Attualità, Politica • Stampa ArticoloSiamo arrivati ad un punto tale di degrado che perfino cose che sono obiettivamente scandalose, non sembra facciano notizia. Azioni tese a ledere le nostre proprietà intellettuali.
Reputo un’offesa per tutti i cittadini la riapertura, miracolosa, del parcheggio di Torelli avvenuta circa dieci anni dopo nel pieno della campagna elettorale. E’ stato depositato l’atto di cessione dell’area? È stato preso in carico l’impianto di illuminazione? Il deposito al genio civile? Il certificato di collaudo? Ma soprattutto, perché è stato riaperto dopo 9 anni durante una campagna elettorale?
Nell’ultimo mese il comune di Mercogliano ha fatto gli straordinari, lavorando anche di sabato per pulire aree pubbliche e non. È impensabile che in meno di trenta giorni vengano svolte tutte quelle attività che dovrebbero essere svolte nell’arco dell’anno. I pareri del Puc, affidati quasi dieci anni fa e protocollati il 26 marzo, giusto due mesi prima delle elezioni. Non mi spiego come mai nell’ultimo mese l’albo pretorio ha visto più determine e delibere che negli ultimi 6 mesi. A questo aggiungo che Mercogliano ha ampiamente risolto il problema delle natalità negli ultimi 10 giorni. Il problema della nascite non si risolve con le cittadinanze onorarie. Se le contassimo, Mercogliano sarebbe tra le dieci città più popolose al mondo. Giusto premiare, a pochi giorni dal voto meglio evitare.
Da cittadino di questa città mi sento profondamente offeso nel vedere quanto impegno e quanta passione civica c’è nell’ultimo mese, solo perché ci avviciniamo alle elezioni.
Mercogliano non ha bisogno del Giro d’Italia e delle elezioni per asfaltare le strade (per poi pagare contenziosi).
Mercogliano non ha bisogno delle elezioni per avere aiuole in buono stato. Mercogliano ha bisogno di un impegno costante e quotidiano!
La loro negazione ai confronti è dovuto al fatto che ci temono. Temono che questa squadra possa vincere e quindi scardinare un sistema clientelare che da anni siede all’interno delle stanze comunali. Sistema che ci permette di fare previsioni sugli esiti di gare d’appalto e concorsi e puntualmente queste previsioni sono reali. Un sistema che vive il Municipio come un circolo privato dove solo pochi accreditati possono entrare. Questa visione politica non ci appartiene, noi siamo completamente l’opposto.
Fare chiarezza sul bilancio, sui finanziamenti persi o restituiti (vedi progetto del mulino), sui contenziosi vinti ma mai riscossi, sui parcometri installati e abbandonati, sui cantieri bloccati e le opere mai collaudate. Lavori finiti e consegnati alla collettività ma mai oggetto di manutenzione e che ora versano in stato di totale degrado. Come possiamo dare fiducia ad una squadra che ha volutamente eliminato dal proprio programma elettorale il capitolo delle Politiche Giovanili e che per diciannove anni non ha fatto nulla per i giovani. Politiche giovanili non significa servizio civile, che vorrei ricordare essere di competenza del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e non del comune. Come possiamo dare fiducia a chi si ripresenta all’elettorato con la stessa squadra che ha pubblicamente criticato, assumendosi le colpe su delibere di giunta firmate solo perché non si raggiungeva il numero legale. Come possiamo dare fiducia a chi delibera la cittadinanza onoraria al presidente delle provincia di Avellino, autore del traforo: più che fare un buco sotto la montagna dovrebbe tappare le “buche” che portano alla montagna! Come possiamo pensare di non andare a votare in uno scenario così drammatico: dal 27 Maggio a Mercogliano ci sarà una nuova amministrazione anche per chi non concorrerà nella scelta. Il voto non espresso è la negazione di appartenenza ad una realtà. Chi non sceglie in un processo democratico, non serve al suo paese. Bisogna fare una scelta perché questo paese ha bisogno del contributo attivo di tutti e non di gente che guarda dall’alto di un albero e che agnosticamente, pensando che non ci sia nulla di buono, vuole ergersi come osservatore dall’alto. Dall’alto di un albero si può cadere e cadendo si contribuisce al tonfo che potrebbe interessare il nostro paese.
Cambiamo questa città, scegliamo Mercogliano, scegliamo insieme il nostro futuro.