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A Lumanera, domani la tradizione rivive a Capocastello con la festa del borgo

Pubblicato in data: 13/2/2020 alle ore:22:40 • Categoria: CulturaStampa Articolo

Manca poco e la nostra Città riscopre le sue radici quelle vere, antiche, spontanee. Il 14 febbraio mentre il resto del mondo festeggia l’Amore in senso lato, noi festeggeremo l’Amore per la nostra Terra. Onoreremo insieme i nostri Patroni Modestino, Fiorentino e Flaviano, con i Falò in onore dei Santi. La celebrazione religiosa mutuata dai riti pagani, raccoglie intorno al fuoco sacro della Tradizione l’intera comunità. Mercogliano è particolarmente coinvolta in questa Festa condividendo insieme al Capoluogo la Festa Patronale. Due i Falò principali accesi a Mercogliano, al Viale S. Modestino il “Focarone” mentre a Capocastello ” ‘A Lumanera”. Due termini antichi per descrivere lo stesso evento, ricchezza di linguaggio che pochi paesi possono vantare, scenari unici in cui si “accende” la passione, l’impegno e la difesa della Tradizione. In particolare quest’anno a Capocastello a seguire l’accensione della “Lumanera” farà da contorno una vera e propria festa del Borgo. Dopo la Benedizione del Fuoco e la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Nicola Dello Russo, giovane sacerdote Missionario originario di Capocastello, la festa continua al ritmo della Tarantella con la Scuola di Tarantella Montemaranese. Per la gioia di piccoli e grandi ci saranno i Giocolieri Medievali ed i Mangiafuoco. Tanti i piatti succulenti della Tradizione Irpina rivisitati alla “Capocastellara”, offerti dagli abitanti del posto. Immancabile visto il periodo la “Carne cò é Pepaine” il tutto accompagnato da Sua Maestà l’Aglianico. I ragazzi dell’Associazione “A Lumanera” vi aspettano per trascorrere insieme qualche ora gustando buon cibo, ottimo vino affacciati sull’Irpinia tutto rigorosamente offerto in forma gratuita dagli abitanti di Capocastello.

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