Educazione stradale, la Polstrada all’Istituto “Guido Dorso”
Pubblicato in data: 13/4/2012 alle ore:15:37 • Categoria: Attualità, Cultura • Stampa ArticoloTerminate le vacanze Pasquali, è ripreso ieri mattina presso l’Istituto “Guido Dorso” di Mercogliano il corso sull’Educazione stradale. Dopo le lezioni tenutesi dai Carabinieri che coordinati dal Capitano Gabriele Papa, hanno illustrato gli aspetti inerenti (la sicurezza urbana ed informatica, i pericoli sul web, le insidie della notte, le zone poco frequentate, i furti con destrezza e le frodi, la sicurezza in casa), e i volontari della Misericordia di Mercogliano che hanno invece trattato aspetti relativi al (soccorso sanitario, la tempestività degli interventi, come comportarsi in caso di incidente e la rianimazione cardiac).
Ieri è stata la volta degli agenti della Polizia Stradale che hanno trattato interessantissimi e fondamentali argomenti. A fare i saluti iniziali il Comandante Salvatore Imparato accompagnato dall’agente Enzo Treviglio. “Gli incidenti sono diminuiti afferma Imparato – del 40% in pochi anni grazie ad un’azione sinergica di prevenzione tra le varie Forze dell’Ordine ed oggi, è una dimostrazione che queste attività sono sentite e servono a qualcosa”.
Il progetto si concluderà con le lezioni che saranno tenute dai Vigili del Fuoco. Al termine ci sarà, come consueto, la manifestazione finale durante la quale, oltre alla consegna dei diplomini, si terrà una simulazione di un incidente stradale con conseguente dimostrazione dell’ intervento di soccorso. Già l’anno scorso il progetto tenutosi presso il V Circolo didattico di Avellino, aveva riscosso un enorme successo, suscitando l’interesse degli alunni ed il plauso dei genitori, del corpo docente e delle autorità. “Una piaga da 250 vittime all’anno nella sola Campania – spiega il delegato alla mobilità del Comune di Mercogliano – bisogna fare qualcosa, non possiamo rimanere a guardare“.
“Ci auguriamo – afferma il sindaco Massimiliano Carullo– che tali iniziative possano replicarsi spesso anche in altri contesti affinchè la cultura della prevenzione possa diffondersi soprattutto tra le nuove generazioni“.