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Bilancio di previsione, l’intervento del consigliere Carmine Matarazzo (Patto per Mercogliano)

Pubblicato in data: 29/6/2012 alle ore:15:04 • Categoria: Politica, Patto per MercoglianoStampa Articolo

Prendendo visione del Bilancio, non possiamo fare a meno di evidenziare che lo stesso costerà “sangue e sudore” alla collettività che rappresentiamo. Il riferimento è ovviamente alle entrate garantite esclusivamente dai tributi che tutti noi concittadini dovremo versare per mantenere in piedi un sistema a “zero programmazione”; parliamo nello specifico dell’addizionale IRPEF e dell’ attualissima IMU, che, come prevedibile, registra sostanziosi aumenti rispetto alle aliquote statali e che tanto inciderà sulla condizione economica di ognuno di noi, senza dimenticare che tutti saremmo meglio disposti e favorevoli a tale gravosissimo onere se il sacrificio richiesto fosse finalizzato alla utilizzazione di tali risorse nell’interesse della collettività. E’ noto che questa recente modalità di finanziamento dell’ente è frutto del cd. “federalismo fiscale”, e siamo consci del fatto che tale nuova, impegnativa e rilevante novità non sarà indolore per il cittadino contribuente che dovrà sostenere e autofinanziare l’ente locale. Non possiamo fare a meno di segnalare ancora una volta l’importanza ed il valore dello strumento contabile che ci accingiamo a discutere e valutare, convinti che lo stesso debba esprimere non solo un dato esclusivamente contabile, ma anche il concreto supporto numerico ad un articolato programma di mantenimento e crescita del nostro Comune. Ed è proprio questa citata programmazione, sia dal punto di vista della individuazione di nuove entrate, che di effettiva valutazione di quelle già note, che non riusciamo a rinvenire nello strumento che proponete e richiedete di approvare. Il pensiero corre alle entrate che si prevede di acquisire dall’alienazione dei tagli boschivi, che cifre ballerine degli ultimi anni a parte, sembra ormai più una chimera che una realtà. Risulta spropositato pensare poi di risolvere ogni problema con l’installazione dei parcometri, trascurando di incamerare realmente quanto già disponibile per altre aree di sosta e concesse in “beneficio” a questo e a quello per finalità oramai non più cogenti, stanti i nuovi limiti imposti dalla diversa relazione finanziaria tra Stato-Enti Locali.

E’ indubbio che il bilancio de quo evidenzia, come uniche e rilevantissime entrate, le previsioni di entrate per IMU prima casa per € 720.000,00, IMU altri immobili per € 1.445.000,00, oltre ad € 405.000,00 rinveniente dalla previsione per l’addizionale comunale Irpef, anch’essa oggetto di rilevantissimo aumento del prelievo e Fondo sperimentale di riequilibrio per € 965.455,29; ed è altrettanto indubbio che tali risorse sono tutte direttamente prelevate dalle tasche dei cittadini mercoglianesi e dunque meriterebbero un più oculato utilizzo.

Il riferimento è alla mancata programmazione che traspare in maniera ovvia ed evidente dal documento in esame; in particolare, il riferimento in primo luogo è alla delibera 118/2012 della GC, che ha approvato il programma del fabbisogno del personale che allego alla presente: lo stesso lascia sconcertati, tenuto conto che per il prossimo triennio affidiamo le sorti del nostro Ente a personale di categoria A (operai o commessi), senza nemmeno preoccuparci di procedere ad una migliore e diversa allocazione delle risorse umane già disponibili puntando ad ottenere una migliore utilizzazione delle risorse. Il tentativo, per quanto sin ora detto, appare invece necessario. Meraviglia poi che probabilmente tra tutti gli LSU che ad oggi operano presso il nostro Ente, sarà organizzata una riffa in ragione del 20% degli ipotetici posti previsti come disponibili e da assegnare, con conseguente contribuzione alla creazione di altri e nuovi esodati.

Apprezziamo che non sia stata diminuita la spesa per il sociale; ma, d’altro canto, notiamo come in sè stessa la spesa sia insufficiente a far fronte alle nuove esigenze prodotte dall’inverno demografico, dall’aumento della vita e dell’età media dei cittadini, dalla crisi economica. Anche in questo caso, come già altre volte suggerito, è necessario individuare e condividere una diversa modalità di ripartizione delle risorse finalizzata ad una nuova e meno personalistica interpretazione dei bisogni e individuazione dei più bisognosi!!!!

Apprezziamo inoltre che, per la prima volta nella storia del Nostro comune, i consiglieri siano stati messi in grado di esaminare un brogliaccio riepilogativo di tutti i capitoli riportati in bilancio; il plauso va ovviamente al dottore Di Gaeta, responsabile del servizio, e all’assessore competente. Ci auguriamo che in futuro e per il conto consuntivo, la situazione si evolva ancora più, allorquando renderete disponibile un riepilogo analitico dei conti capitolo per capitolo e voce per voce, così come previsto dai principi contabili in uso.

In quasi tutti i comuni, in un contesto economico come questo, i bilanci possono definirsi “ingessati”: lo è anche questo, forse un pò più che in altri Enti a causa della gestione superficiale delle passate gestioni, tutte intente a reperire finanziamenti per promozioni folkloristiche o impegnante sul sostanzioso finanziamento dello stadio “Santiago Bernabeu”. Trascuriamo invece che lo sviluppo e la programmazione che esprime questo bilancio di previsione sono affidate esclusivamente al progetto “Il mulino”, che sebbene completamente a carico della R.C., non allevierà di certo la generale condizione di sofferenza del Nostro Ente. Difatti il programma de quo di certo non agevolerà lo sviluppo economico del territorio, forse sarà utile e certamente migliorerà la condizione del nostro patrimonio storico, ma da solo è insufficiente, non potendosi individuare una sola opera di manutenzione importante, come ad esempio della rete stradale; anche il PUC cui quotidianamente si guarda, certo importantissimo nell’attuale congiuntura economica, non basterà ad una diversa definizione del sistema urbano, anzi per contro al decorrere dei suoi effetti dovremo anche rinunciare alle entrate portate dagli innumerevoli “permessi in sanatoria” che quotidianamente sono rilasciati dai funzionari competenti.

Suggeriamo dunque di investire per garantire servizi essenziali, ma investire anche per produrre fermento sociale ed economico, razionalizzando l’impiego delle risorse. Le spese o costi fissi dell’Ente per personale, somministrazioni e forniture, assorbono con meridiana evidenza tutte le risorse oggi disponibili. E allora è il momento di individuare nuovi modi per garantire risorse, ma anche per eliminare sprechi. Il riferimento è diretto a quanto indicato dal revisore dei conti nella sua relazione, che segnala la necessità giuridica di procedere entro fine anno alla dismissione dell’azienda partecipata. A parere di chi scrive, la dismissione dovrebbe avvenire ad horas prima dell’inizio della prossima stagione natatoria, non solo per questioni giuridiche ma anche di comune buon senso, attivandoci tutti ed immediatamente nella ricerca di un soggetto gestore affidabile e competente, che possa da un canto mantenere attivo il servizio ed alle tariffe che vorremo concertare, dall’altro contribuire alla finanze del nostro Ente attraverso la corresponsione del canone d’uso dell’impianto sportivo. Il ritorno benefico di tale operazione è economicamente lampante, meno costi e più entrate (il riferimento è ai canoni per la concessione dei parcheggi comunali incamerati esclusivamente dalla Mercogliano Servizi Srl che devono necessariamente rientrare nella disponibilità del Comune). Oggi dobbiamo ahimè convincerci che non è più tempo per tali azzardi!!!! Bisogna programmare il necessario intendendo per necessario tutto ciò che significhi sviluppo del sistema territorio nel più ampio senso inteso.

A tal riguardo ci e vi chiediamo come mai a trentadue anni dal sisma del 1980, tema oggi più attuale che mai per le tristi vicende che apprendiamo ormai quotidianamente, il capitolo delle entrate n° 6015 sia portatore di un valore pari ad € 1.000.000,00, importo che anche da informazioni assunte presso i competenti uffici, rappresenta solo una parte della cifra per difetto ed è pari ai 2/3 del valore delle somme depositate in Banca D’Italia per la ricostruzione ex L.64. Immettere tale importo nel sistema della ricostruzione degli immobili cittadini, oltre a garantire decoro e sicurezza urbana, è anche utile strumento di prevenzione, poichè immetterebbe immediate risorse nel processo produttivo locale e nel mercato immobiliare oramai alla stagnazione. La domanda a questo punto nasce spontanea: come mai a 32 dal sisma ancora abbiamo risorse per ricostruire e non ricostruiamo? A quando risale l’ultima attenta analisi delle criticità riscontrate e degli impedimenti all’utilizzo di tali ingenti somme? Sarebbe opportuno compulsare i privati nella ricostruzione degli immobili, che una volta ultimati, porterebbero nuove contribuzioni erariali anche per IMU, da versare al 100% del dovuto e in base a rendite reali ed aggiornate. Del resto, nulla impedisce al Nostro Ente di sostituirsi al soggetti beneficiari inadempienti, intimando in casi estremi e oggettivamente immotivati lo scorrimento delle eventuali graduatorie.

La peggiore criticità specifica di questo Bilancio, a nostro parere, è che la programmazione utilizza, per lo più, superati e oramai inadeguati strumenti di governance.

Vorremmo così spingere l’amministrazione a riflettere su una svolta significativa e vera rispetto alla gestione di una società che nel giro di tre anni ha cambiato e continua a cambiare la propria fisionomia.

Crediamo che sia venuto il momento di rivedere quanto di vecchio non è più adatto alla nuova realtà e di proporre nuove forme di amministrazione del territorio.

Cominciamo parlando di Spending Review. Si può e si deve fare ancora molto:

In ogni famiglia, quando ci sono difficoltà finanziarie, il BUON PADRE DI FAMIGLIA inizia a tagliare le spese superflue; e allora, anche questa amministrazione dovrebbe porre attenzione ai costi eccessivi o inutili perché non produttivi e potenziare quelli eccessivamente bassi per renderne più produttivi gli effetti, procedendo a:

rimodulare il premio di produttività per i Dirigenti, verificando che sia motivato da una seria valutazione e che non sia elargito indiscriminatamente come avviene tutt’oggi, ma parametrato alla effettiva produttività anche economica, quantitativa e qualitativa dell’area di riferimento;

rendere equo il trattamento riservato al personale dipendente, allo stato notevolmente sperequato rispetto a quello riconosciuto alle figure dirigenziali;

contenere gli sprechi nel reclutamento atipico di personale nel settore sociale;

effettuare una seria analisi dei costi per acquisto di beni e servizi funzionali allo svolgimento dell’attività dell’ente, riducendo o eliminando quelli eccessivi o inutili.

Resta inoltre di fondamentale e sostanziale importanza ipotizzare la costituzione delle commissioni consiliari e/o tematiche per discutere dei problemi del territorio, anche per poter giungere finalmente (perché no!) alla completa condivisione di atti quali quello in esame.

Passando al problema sicurezza notiamo l’assenza totale del monitoraggio dei cosiddetti “cittadini fantasma”; l’ultimo censimento non ci ha ancora chiaramente rivelato, come avrebbe dovuto, eventuali divergenze riscontrate con le persone presenti nella lista anagrafica comunale. A nostro parere dovrebbe essere questo un punto focale delle politiche sulla sicurezza: non si sottovaluti a tal riguardo il costante aumento di richieste di pubblicazione di notifiche nell’albo pretorio a carico di “soggetti residenti e non reperibili”.

Un discorso a sè merita la programmazione culturale e turistica di Mercogliano. Non si potrà concretamente immaginare un futuro per il turismo culturale e naturalistico del Nostro Comune senza immaginare azioni positive che coinvolgano compiutamente Montevergine, che, per la sua attuale importanza religiosa e artistica, dovrà essere attrezzata di una necessaria e “moderna” capacità commerciale e di nuovi e innovativi servizi turistici.

Queste sono solo alcune delle sottolineature che ci sentiamo di offrire a questo dibattito, per ribadire all’amministrazione, ancora una volta, l’esigenza di procedere ad una svolta concreta e significativa; solo così potremo garantire benessere e progresso alla nostra collettività ed essere concretamente solidali gli uni verso gli altri. Una volta riscontrata una reale inversione di rotta, saremo ben lieti di condividere le vostre scelte.

Pertanto, valutati ad oggi atti, dati e fatti, esprimiamo sul Bilancio di previsione 2012 voto contrario.

Per il gruppo consiliare

Il consigliere

Dott. Carmine Matarazzo

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