Ricostruzione del Teatro Comunale di Ferrara, il legame con Avellino nel nome del principe Carlo Gesualdo
Pubblicato in data: 11/1/2013 alle ore:11:54 • Categoria: Cultura • Stampa Articolo«Voglio ringraziare con grande affetto e riconoscenza il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, l’emittente Prima Tivvù, il gruppo “Effetti Collaterali” dell’Azienda ospedaliera di rilevanza nazionale “San Giuseppe Moscati”, e tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione del concerto del 15 dicembre scorso, per la simpatia, il calore e la generosità con cui si sono prodigati a favore del Teatro Comunale di Ferrara». Con queste parole Roberta Ziosi, presidente dell’Istituzione Teatro comunale di Ferrara, ringrazia la città di Avellino che, attraverso il Teatro comunale, l’emittente locale Prima Tivvù, l’Azienda ospedaliera “Moscati” hanno espresso la loro grande solidarietà nei confronti della città “cugina” di Ferrara sconvolta il 20 e il 29 maggio scorsi da un tremendo sisma che ha compromesso buona parte del patrimonio culturale dell’Emilia Romagna.
Una solidarietà, un affetto e una vicinanza sintetizzate dall’eccezionale concerto di beneficenza, andato in scena al “Carlo Gesualdo” la sera del 15 dicembre scorso. L’evento ha contribuito alla raccolta di 18.500 euro, somma importante che è andata a completare la donazione di 5 mila euro della Banca della Campania per il restauro del Teatro Comunale di Ferrara. Il Teatro comunale di Ferrara, gioiello dell’architettura italiana, gravemente danneggiato dal terremoto, proprio in questi giorni dedicati alle festività natalizie, è stato oggetto di importanti lavori di restauro e recupero del suo antico palcoscenico. «Si è rinnovato il legame che ci unisce da molti secoli nel nome della musica e in particolare della figura del principe Carlo Gesualdo e che ora diviene così ancor più stretto e solido – tiene a sottolineare il presidente Ziosi – E’ intenzione mia e del Teatro che presiedo tenere vivo in futuro questo rapporto di amicizia e solidarietà tra istituzioni così affini nella storia della cultura italiana».