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Teatro Gesualdo, Moni Ovadia ad Avellino per la Giornata della Memoria

Pubblicato in data: 23/1/2013 alle ore:08:45 • Categoria: CulturaStampa Articolo

L’umorismo dissacrante della cultura Yiddish. Le barzellette pungenti della tradizione ebraica. Le melodie zigane e le sonorità klezmer per celebrare la Giornata della Memoria. Contro ogni forma di razzismo, al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, arriva Moni Ovadia.

Il Teatro comunale di Avellino, in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano, celebra la Giornata della Memoria dedicata al ricordo delle vittime della Shoah e delle migliaia di Sinti e Rom sterminati nei campi di concentramento nazisti, con il nuovo spettacolo di Moni Ovadia “Senza Confini. Ebrei e Zingari”, in scena venerdì 25 gennaio alle 21 e in replica per le scuole sabato 26 alle 10.30.

“Senza Confini. Ebrei e Zingari” e il concerto-spettacolo contro ogni forma di razzismo che lo scrittore, attore, drammaturgo e compositore Moni Ovadia e la sua Stage Orchestra, hanno deciso di portare ad Avellino per il secondo appuntamento del fortunatissimo cartellone di Teatro Civile del “Carlo Gesualdo”.

Una due giorni rivolta non solo al pubblico adulto ma anche ai giovani studenti delle scuole della provincia di Avellino per non dimenticare l’orrore e la violenza vissuti dal popolo ebraico e dalle minoranze zingare durante il secondo conflitto mondiale.

«Il Teatro “Carlo Gesualdo” dimostra di essere sempre più sensibile ai temi dell’attualità e dell’impegno civile – spiega il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano – Per questa ragione abbiamo pensato di celebrare la Giornata della Memoria nel ricordo delle vittime delle atrocità naziste con un attore, scrittore e drammaturgo del calibro di Moni Ovadia, ambasciatore universale dell’amore tra i popoli e paladino della dignità dell’essere umano. Un momento di grande riflessione all’insegna del grande teatro civile che da diverse stagioni compone il variegato cartellone del “Carlo Gesualdo».

“Senza Confini. Ebrei e Zingari” sarà un melting pot di emozioni. L’amore per la battuta, il sarcasmo, la poetica e le storielle della tradizione giudaica si fonderanno in un unico grande spettacolo accompagnato dalle musiche che attraversano i popoli e i territori dell’Europa dell’Est, creando un mix originale e coinvolgente, appunto, senza confini.

Le storie e i canti di Rom, Sinti ed Ebrei vogliono mettere in risalto la comune vocazione delle genti in esilio che proviene dal passato e che vuole essere un piccolo contributo contro ogni forma di razzismo nella convinzione che il teatro civile possa e debba scardinare conformismi e meschine convenienze per proclamare a gran voce la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni essere umano.
I biglietti per assistere allo spettacolo di Moni Ovadia sono ancora disponibili presso i botteghini di piazza Castello, aperti fino a venerdì 25 gennaio dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Per assicurarsi un posto in prima fila basterà acquistare il biglietto in Platea a 22 euro. Altrimenti si può scegliere di sedersi comodamente in Galleria con soli 15 euro.
Per maggiori informazioni, telefonare al numero 0825.771620

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