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Teatro Gesualdo, week end di risate con “Finché morte non vi separi” di Carlo Buccirosso

Pubblicato in data: 27/2/2013 alle ore:10:01 • Categoria: CulturaStampa Articolo

Ancora grandi risate al Teatro “Carlo Gesualdo”. A grande richiesta torna sul palcoscenico avellinese il simpaticissimo Carlo Buccirosso che con il suo ultimo spettacolo “Finché morte non vi separi”, in scena sabato 2 marzo alle 21 e domenica 3 marzo alle 18.30, chiuderà la parte del Cartellone Red dedicata alla comicità partenopea, organizzato dal Teatro comunale di Avellino in sinergia con il Teatro Pubblico Campano.

Dopo i grandi successi di pubblico e di critica ottenuti al “Gesualdo” con “I compromessi sposi”, “Il miracolo di Don Ciccillo”, e “Napoletani a Broadway” torna ad Avellino Carlo Buccirosso con la sua affiatata compagnia teatrale, in una nuovissima commedia dai tratti esilaranti, ironici e, come è ormai consuetudine dell’attore partenopeo, taglienti.

“Finche Morte Non Vi Separi”, pièce teatrale scritta e diretta proprio da Carlo Buccirosso, in scena sabato 2 e domenica 3 marzo, alterna una trascinante comicità a momenti di riflessione con l’intento di far sorridere e allo stesso tempo emozionare il pubblico in ottemperanza ai canoni dell’autentica commedia napoletana.

La storia si sviluppa in un piccolo paese di provincia, dove Don Guglielmo sta per celebrare il matrimonio dell’anno tra due giovani di famiglie benestanti e in vista: Saverio e Carolina. Qualcosa, però, non andrà per il verso giusto e innescherà una serie di eventi a catena. Spetterà al povero parroco, intralciato dalle indagini via internet di sua sorella Rosa e da quelle di uno stravagante sagrestano, tenere a bada le due famiglie e riportare sulla retta via Carolina e Saverio, promessi sposi, appunto finché morte non li separi.

Uno spettacolo in due atti che prova ad affinare il meccanismo dell’equivoco scatenante, leit motiv del teatro napoletano, con una sceneggiatura più originale dove la risata, ma anche il contatto diretto con la platea, chiamata ad alzarsi in piedi e a sedersi come durante una vera funzione religiosa, generano spunti di riflessione sulla società dei giorni nostri e sulla Chiesa a cui Buccirosso muove qualche critica.

I problemi generati dalla crisi economica e di valori, i difficili rapporti familiari, le odiose “chiacchiere” da bar, il matrimonio omosessuale e la sua legittimazione, sono solo alcune delle sottotracce che danno alla storia un sapore dolceamaro.

La scenografia sono state affidate alle cure di Gilda Cerullo, mentre i costumi sono frutto di Zaira De Vincentis. Al disegno delle luci ci sarà Francesco Adinolfi, mentre le musiche saranno di Bruno Lanza.

I biglietti per assistere al nuovo spettacolo di Carlo Buccirosso sono ancora disponibili presso i botteghini del Teatro “Carlo Gesualdo” di piazza Castello, aperti al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620

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