Teatro, gli studenti del triennio di coreografia a Roma per omaggiare Gesualdo
Pubblicato in data: 27/6/2013 alle ore:09:18 • Categoria: Cultura • Stampa ArticoloDopo il grande successo di pubblico e di critica, i ragazzi del Triennio in “Discipline Coreutiche tecnico-compositive” del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, in sinergia con l’Accademia Nazionale di Danza, vanno in trasferta al Gran Teatro all’aperto di Roma con “Beltà, poi che t’assenti”, personale omaggio al Principe dei Musici, in programma venerdì 28 giugno alle ore 21.
L’Accademia Nazionale di Danza di Roma e il Teatro comunale di Avellino omaggiano Carlo Gesualdo da Venosa a 400 anni dalla morte e venerdì 28 giugno alle 21, portano al Gran Teatro all’aperto dell’Accademica romana “Beltà, poi che t’assenti”, lo spettacolo di danza con le coreografie di Adriana Borriello, inserito lo scorso aprile nel cartellone del “Gesualdo Danza 2013”, la prima rassegna di contemporanea del teatro irpino.
Gli studenti del primo anno del Corso di Laurea in Coreografia, attivato lo scorso novembre dal Teatro comunale di Avellino, si presenteranno al pubblico capitolino, esibendosi sotto la guida di Adriana Borriello, coreografa irpina di nascita e affermata esponente della danza contemporanea europea, in un personale ed emozionante omaggio al grande Madrigalista Carlo Gesualdo da Venosa.
“Beltà, poi che t’assenti” è il titolo della coreogra¬fia che Adriana Borriello crea per e con i 20 danzatori del corso accademico che trae ispirazione dall’opera visionaria e algida del principe Carlo Gesualdo. Un lavoro che mira ad esaltare, nella danza, tutta la poesia e l’arditezza formale, la costante tensione creativa, della sua musica, che oscilla continuamente tra regola ed eccezione, sconfi¬na in territori inusitati, scompone e ricompone incessantemente la materia sonora, sembra voler plasmare il caos (delle passioni), scoprirne le sue forme, toccando vette di rara bellezza, epifanie. I costumi e le scene dello spettacolo sono fi¬rmati da due artisti avellinesi, Teresa Acone e Gennaro Vallifuoco, affermati da anni nel panorama nazionale.
Un omaggio al Principe dei Musici, raff¬inatissimo compositore di madrigali e polifonie sacre, che segnò una svolta innovatrice e progressista nella storia della musica, anticipando nel XVI secolo la scrittura del Novecento, tanto da meritare studi e ricerche da parte di tutti i maggiori padri della musica contemporanea, da Stravinskij a Schnittke, da Maxwell Davis a Hummel, da Eötvös a Sciarrino.
L’appuntamento con “Beltà, poi che t’assenti” è per venerdì 28 giugno alle 21 al Gran Teatro all’aperto dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771649