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Emergenza biologica del comparto castagne: pronto il progetto di lotta al cinipide

Pubblicato in data: 20/2/2014 alle ore:07:00 • Categoria: AttualitàStampa Articolo

emergenza cinipideEmergenza biologica del comparto castagne: pronto il progetto di lotta al parassita che spazza via oltre il 70% della produzione nazionale con una perdita annua pari a 50 milioni di euro. Il Pil agricolo, infatti, da diversi anni, registra un pesantissimo segno negativo a causa del Cinipide galligeno del castagno: «un danno economico enorme per la Campania e l’intera nazione – spiega Davide Della Porta dell’Associazione Castanicoltori Campani – lo scorso anno, per la prima volta, sulla tavola degli italiani ci sono state più castagne straniere che nostrane con una ricaduta pesantissima sull’economia agricola ed è stata proprio la nostra regione, principale produttrice europea, a pagare il prezzo più alto». Un’emergenza fitosanitaria che, unita a condizioni di eccezionale siccità estiva, sta tartassando dal 2002 le produzioni di castagne italiane e che si vuole debellare attraverso il progetto di ricerca «Ottimizzazione della produzione (massale) di Torymus sinensis per il controllo del Cinipide galligeno del castagno», approvato dalla Regione Campania nel 2012 e cofinanziato attraverso i Fondi Europei Psr 2006-2013, e che sarà presentato domani a Montella con la partecipazione dei massimi esperti europei del settore. Il progetto, la cui guida scientifica è affidata a Emilio Guerrieri dell’Istituto per la Protezione delle Piante – Consiglio Nazionale delle Ricerche, conta fra i partner il «Disafa»- Università di Torino con il professore Alberto Alma, la «Oasis Centro Ricerche» di Avellino, la Cooperativa Agricola Castagne di Monella, la Cooperativa Agricola Acerno Frutta e l’azienda di trasformazione «Ingino SpA». «Il segno meno della produzione ha raggiunto in alcuni casi anche il 95% ma fortunatamente – aggiunge Patrizio Della Porta del centro ricerche Oasis – la riduzione della quantità non compromette la qualità del frutto che rimane eccellente». Alla base della lotta al parassita killer la diffusione, attraverso l’allevamento in 20 biofabbriche sparse tra le province di Avellino, Salerno e Caserta, del parassita antagonista, il Torymus sinensis, l’unico in grado di sconfiggere il cinipide e senza alcun effetto indesiderato per l’ecosistema in cui va ad inserirsi: «I primi lanci di questo parassita hanno già portato buoni riscontri – continua Della Porta – nel giro di 7 o 8 anni contiamo di risolvere il problema ma è fondamentale incrementare sempre di più l’azione di contrasto». I primi risultati positivi del progetto saranno presentati domani a Montella, località simbolo della produzione di castagne, e poi a Roccamonfina e Roccadaspide, alla presenza anche del Commissario della Provincia Raffaele Coppola e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Daniela Nugnes.
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