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Sfiducia Carullo, le reazione dei dissidenti: “Il vero traditore è lui che non ha rispettato le promesse fatte ai cittadini”

Pubblicato in data: 21/2/2014 alle ore:07:00 • Categoria: PoliticaStampa Articolo

Municipio Comune Mercogliano 5«Non siamo noi i traditori, per questo abbiamo rassegnato le dimissioni nelle mani del popolo che giudicherà chi è stato corretto. Da vittime siamo stati trasformati in carnefici, ma la realtà è ben diversa». A parlare, all’indomani della conferenza stampa dell’ex sindaco Carullo, è l’assessore dimissionario Fabio Evangelista che annuncia l’incontro con la città dei 5 dissidenti dell’ex Maggioranza per domani mattina alle 11 presso il «Grand Hotel Irpinia». «Risponderemo con i fatti e non con le chiacchiere – aggiunge l’ex delegato al Bilancio – chi si dimette non è certamente un traditore anzi, con coscienza abbiamo ridato ai cittadini il mandato affidatoci poiché non vi erano più le condizioni per andare avanti». «Un discorso tardivo e a dir poco eccessivo – aggiunge l’ex consigliere Saccardo la parola traditore non fa parte della nostra categoria politica. Sabato sarà solo la prima tappa del percorso che ci porterà al voto». Ulteriori chiarimenti saranno esposti nel dettaglio domani mattina in attesa del secondo appuntamento con la compagine che fa riferimento al Pdl che si terrà lunedì pomeriggio alle 18 nei locali adiacenti al bar «Leo» in viale San Modestino: «stiamo lavorando ad una lista unica – afferma Vittorio D’Alessio, ex consigliere d’opposizione del Pdl e tra i papabili candidati alla carica di primo cittadino – abbiamo già una squadra corposa che, al completo, sarà formata da 11 uomini e 5 donne, ma è presto per fare nomi». Il clima si fa così sempre più rovente e non mancheranno sorprese in vista delle elezioni del 25 maggio: «c’erano altre persone, sedute al fianco di Carullo mercoledì, pronte a firmare la mozione di sfiducia mi auguro che abbiano la dignità di farsi avanti – interviene Nicola Sampietro, ex capogruppo del Pdl – il vero traditore è colui che non ha rispettato le promesse elettorali e non è intervenuto per sanare le rotture interne alla Maggioranza evidenti da mesi dato che gli assessori disertavano la riunioni di Giunta stufi di continue ingerenze esterne e di deleghe vuote riconosciute solo su carta. Io stesso avevo contatti con alcuni di loro già dall’estate del 2012, Carullo si chieda perché 5 dei suoi abbiano preferito lasciare e ricandidarsi e ne dia conto alla città». Alla base della sfiducia, quindi, secondo le frange di minoranza la mancanza di rispetto dei rapporti umani e delle promesse fatte in campagna elettorale: «stiamo lavorando per comporre una compagine unica, sulla base di pochi punti programmatici, non senza difficoltà data l’eterogeneità dei componenti – continua -, insieme ai 5 amici che hanno lasciato la Maggioranza, possiamo sconfiggere definitivamente atteggiamenti patetici e inconcludenti colmi di retorica. La sfiducia – precisa – è stata eseguita secondo quanto previsto dal Testo Unico Enti Locali mentre la delibera sventolata si riferiva soltanto alla verifica dello stato di attuazione delle linee programmatiche». Insomma si preannuncia una lista unica formata dai 12 dissidenti a cui si andranno ad aggiungere altri 4 componenti «uniti dall’impegno di individuare punti concreti per la prossima consiliatura – aggiunge Pasquale Ferraro ex capogruppo del Pd -. La parola traditori è fuori luogo, qui si parla di fallimento politico dato che il primo forte dissenso è venuto proprio dal vicesindaco Sozio che già nel 2012 aveva rassegnato le dimissioni per la mancanza di democrazia che ha caratterizzato da subito il governo Carullo. La tanto enfatizzata vittoria elettorale – conclude – non è altro che la raccolta dei voti di Saccardo. Chiedo all’ex sindaco una regolare relazione di fine mandato».

 

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