Continuano gli appuntamenti pubblici della lista “L’altra Mercogliano – Centrosinistra” per illustrare ai cittadini i principali punti del programma elettorale e di governo. Ieri pomeriggio, presso il centro sociale Campanello di Torrette di Mercogliano, si è svolto il secondo appuntamento con i cittadini per discutere sul tema della scuola e della famiglia. “UN ECOSISTEMA per la TUTELA del DIRITTO allo STUDIO – Ente locale – Scuola – Famiglia – Territorio Una rete per l’educazione” il tema del confronto nel corso del quale i candidati al consiglio comunale e la candidata sindaco, Maddalena Poerio, hanno proposto ai cittadini il loro programma per la costituzione a Mercogliano di una rete per l’educazione e la conoscenza che coinvolga, nello spirito dell’amministrazione partecipata, l’ente locale, la scuola e i destinatari dell’offerta formativa, non intesi solo come studenti e fruitori di un programma scolastico, ma nella loro complessità sociale di componenti della famiglia”. All’incontro hanno partecipato Maddalena Poerio, Davide Bolognese, Cinzia Giordano e Francesco Mascilli Migliorini, studente componente dell’esecutivo provinciale dell’Unione degli Studenti e il dirigente scolastico Tullio Faia. All’inizio è la candidata a sindaco Maddalena Poerio a prendere la parola e lo fa per chiarire la sua presenza per il corso di Avellino all’incontro di Paolo Ferrero per le elezioni europee: “poichè questa è una settimana molto calda e voglio essere chiara nelle mie cose, stamattina ho avuto l’ardire nel voler salutare una persona che conosco da tempi non sospetti, Paolo Ferrero”. Poi riferendosi al programma presentato è chiara: “il nostro nostro programma è molto articolato e concreto, non è un libro dei sogni. Ribadisco ancora una volta che la nostra lista non è un’accozaglia improbabile di persone improvvisate, noi seguiamo una linea di un progetto che ha una sua coerenza politica e anche una sua novità. Quando ci sono queste campagne elettorali pare che bisogna per forza farsi la guerra, io non sono abituata a rissa da bar dello sport, non sono abituata a scindere in polemiche. Per me l’avversario è un avversario politico ma non è un nemico. Certo che a volte i confronti possono essere aspri ma il dialogo deve essere sempre corretto”. Poi per quanto riguarda la scuola: ” negli ultimi anni c’è stata una mancanza di attenzione verso la scuola, che non è inteso come solo edificio scolastico ma come luogo d’incontro, di formazione, cultura. L’unico luogo rimasto dove c’è un confronto e la possibilità di incontro per le intelligenze”. Il giovane studente universitario Davide Bolognese si sofferma nel suo intervento sull’importanza della scuola non da un punto di vista di edificio ma di contenuti formativi: “istruzione non vuol dire avere quattro mura, una cattedra e una lavagna, istruzione vuol dire altro, vuol dire preparare i nostri figli a migliorare questo tempo, che nessuno di noi avrà l’opportunità e la capacità di migliorare, fargli capire che sono loro a scrivere il proprio destino e contemporaneamente far capire ai genitori che uno stile di vita sano non significa solo trasmettere una buona educazione ai figli, ma aiutarli a scrivere il proprio destino”. Bolognese poi ricordo il furto avvenuto qualche mese fa alla scuola media Dorso: “è notizia di pochi mesi fa, che la scuola media di Mercogliano ha subito un furto di circa venti computer. Questa notizia, balzata subito sui quotidiani locali, non è un semplice fatto di cronaca, ma è una stoccata verso la cultura. Chi colpisce tramite il furto, tramite i tagli alla finanziaria, chi omette la manutenzione ordinaria e straordinaria agli istituti scolastici è un criminale non ha a cuore le sorti dei nostri figli prima che del nostro territorio”. Continua il candidato parlando dell’edilizia: “Possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo sui finanziamenti, sui pochi soldi che lo stato passa agli enti locali e via dicendo, ma chi non si occupa in primis delle scuole non potrà mai essere un buon amministratore. E secondo voi, possiamo mai dare credito a chi per anni in posizioni di comando non si è mai occupato delle scuole e oggi, in vista delle elezioni se ne ricorda?Ma soprattutto, e mi rivolgo ai genitori in sala, siamo certi che le strutture che ospitano i nostri figli sono sicure? La sicurezza dei nostri figli è o non è in discussione?”  A chiudere il dibattito con le conclusioni è il dirigente scolastico Tullio Faia: “è necessario partecipare attivamente finchè ciascuno di noi posso dare un contributo in questo ecosistema. Se noi pensiamo soltanto ad affidarci all’ideologia della mente e non agire non andiamo da nessuna parte. Oggi bisogna riscoprire un po’ dei valori che sono andati in decadenza: il rispetto della persona e degli altri, rispetto dell’ambiente non deve solo essere solo fase verbale ma azione quotidiana. L’ecosistema si puo’ costruire se ciascuno di noi fa la sua parte in modo serio. C’è una normativa in Italia che consente ai comuni e agli amministrazioni di accedere ai fondi. Ci sono fondi che consentono di garantire il diritto allo studio”.