Veso il voto, Mercogliano Cambia intervista a Vittorio D’Alessio: “Il voto non si chiede scambiandolo con un bolletta pagata”
Pubblicato in data: 23/5/2014 alle ore:10:58 • Categoria: Politica • Stampa ArticoloLa campagna elettorale cittadina è alle battute finali, ma è ancora tempo di confronti con i candidati sulle loro proposte. A parlare Vittorio D’Alessio, candidato della lista Mercogliano Cambia, alla sua seconda esperienza politica e già da molti anni fortemente attivo all’interno della comunità locale.
Il suo nome era circolato, fin dalle prime battute di questa tornata elettorale, addirittura come capolista dell’alternativa a Carullo. Poi cos’è accaduto?
“La notizia di una mia candidatura a sindaco non è mai partita dal gruppo, era voce di popolo e per me una piacevole attestazione di stima da parte della cittadinanza. Per arrivare a designare un capolista che rappresentasse la vera sintesi, bisognava fare un po’ di strada, amalgamare le idee, estendere il confronto. E così è stato, infatti, quando il gruppo ha scelto di convergere sul nome di Iandolo.”
Rispetto a questa campagna elettorale che è stata definita “anomala”, lei come si pone?
Io intendo la politica come l’opportunità di mettere al servizio del proprio territorio energie ed idee. Ho scelto di candidarmi non per mera velleità o per ottenere personali tornaconti, poiché ho, per fortuna, già il mio lavoro e non aspetto di sedere in consiglio comunale per arricchirmi. Sto affrontando, infatti, questa campagna elettorale prima di tutto in veste di cittadino che vive il territorio, ne conosce pregi e difetti e ha energie sufficienti per poter contribuire a realizzare una città migliore da lasciare ai nostri figli. È l’orgoglio di appartenere a questa città ed il rispetto per essa che ha guidato e guiderà “la mia politica”.
Chiedere il voto, in tempi come i nostri, è cosa complicata poiché la gente è piuttosto sfiduciata dalla politica. Come le sembra il clima in città in vista delle votazioni?
In passato il periodo delle elezioni era pieni di confronti, di iniziative e anche di costruttivi scontri. Stavolta, invece, le settimane che precedono il voto si sono trasformate in uno stress psicologico per i cittadini e questo per colpa di quegli avversari che hanno scelto di snaturare la campagna elettorale, riducendola ad un estenuante porta a porta. È noto che in particolare l’ex sindaco Carullo anziché scendere in campo a parlare dei contenuti dell’azione programmatica futura, agisce in sordina, bussa la gente a tutte le ore e non risparmia nessuno strumento pur di estorcere un consenso. Non smetterò di dirlo, neanche dopo il 25 maggio, che il voto non si chiede scambiandolo con un bolletta pagata, si conquista con la trasparenza, la condivisione e, soprattutto, non invadendo mai la sfera della libertà di pensiero altrui.
Ha rivestito per quattro anni il ruolo di consigliere di opposizione e da oltre dieci anni militi in un’associazione locale, quindi, hai una buona conoscenza della realtà cittadina. Come si presenta Mercogliano oggi?
È evidente che il territorio nel tempo ha perso la sua naturale vocazione e ciò ha provocato inevitabilmente un decadimento a livello economico e sociale. Le risorse disponibili non sono state sfruttate al meglio, pertanto, oggi ci troviamo dinanzi ad una paralisi delle attività produttive, ad un arresto dei flussi turistici, ad un tessuto sociale che non riesce ad essere coeso perché mancano punti di aggregazione e di espressione, soprattutto, per i più giovani.
È ovvio che le difficoltà economiche delle famiglie un’amministrazione non può risolverle pagando loro le bollette, ma impegnandosi concretamente a costruire delle opportunità di lavoro, insomma proponendo soluzioni non tamponando con delle azioni che sono più di facciata che di sostanza.
Mercogliano Cambia.. in che modo secondo Vittorio D’Alessio?
Ogni volta che ci si avvicina alle elezioni miracolosamente si risente parlare di ambiente, di turismo religioso e del patrimonio culturale ed artistico che Mercogliano custodisce, poi inevitabilmente su tutto cala il silenzio. La crescita di questo territorio non può prescindere dalla concreta valorizzazione delle risorse esistenti, dal potenziamento delle infrastrutture e dei servizi che sono determinanti per innalzare la qualità della vita e da un “fare sistema” tra le istituzioni, le associazioni e tutti gli operatori commerciali con l’obiettivo di creare delle nuove opportunità di sviluppo economico e di amalgama sociale.