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Verso il voto, L’altra Mercogliano: l’appello di Davide Bolognese

Pubblicato in data: 23/5/2014 alle ore:18:18 • Categoria: PoliticaStampa Articolo

poerio scuola 2Queste elezioni determineranno il futuro di Mercogliano. In effetti, l’elettore ha davanti due possibilità: o sceglie di essere amministrato da una squadra sana, nuova, libera da schemi di appartenenza politica e logiche di potere, o sceglie di vivere in un paese in cui bisogna aspettare 5 anni per vedere le strade pulite.

Abbiamo vissuto in un paese che per anni sperava di ospitare il Giro d’Italia solo per avere strade asfaltate, rifatte, senza rattoppi. E quando il Giro d’Italia non faceva tappa a Mercogliano, si sperava nelle elezioni (e lo possiamo verificare anche in questi giorni) perché durante la campagna elettorale senza altri motivi le strade diventano magicamente pulite, le aiuole sistemate, gli alberi potati e guarda caso c’è sempre un candidato o un parente di un candidato che pubblicizza queste operazioni per accaparrarsi i meriti di questi lavori. Si vota bene individuando innanzitutto il candidato sindaco, il suo programma, non il consigliere della sua lista che poco o niente inciderà sull’azione amministrativa.

Quindi mi domando: vogliamo vivere in un paese dove i diritti e le esigenze dei cittadini vengono messi al primo posto o scegliamo di optare per chi basa la propria politica su favori che in realtà tali non sono? Noi vogliamo una politica seria e coerente, non più clientelare.

Stiamo vivendo una campagna elettorale anomala sotto diversi aspetti: l’assenza di un confronto tra candidati (forse qualcuno ha paura) mette in discussione quel voto di opinione che è fondamentale in ogni democrazia favorendo l’astensionismo. Secondo quale criterio scelgo di votare Tizio e non Caio? Per incidere sul destino di questa città è fondamentale scegliere chi votare, è così che si confonde la pubblica opinione scambiando un diritto per un favore. Il clima avvelenato che emerge anche dai giornali, tv e social network, non aiuta a scegliere, siamo esposti ad un periodo in cui é facile farsi ingannare da promesse e belle parole. Dobbiamo credere solo a quello che c’è sotto i nostri occhi, un paese fermo da anni a causa di una gestione approssimativa se non del tutto assente, generata da persone candidate nelle altre due liste in campo. É evidente infatti che sono due facce della stessa medaglia, da un lato chi ha portato avanti una campagna elettorale più che un’amministrazione, senza prendere decisioni importanti, pur ricoprendo il ruolo di capo assoluto, dall’altro una corsa al potere, un gruppo di nemici poi diventati amici che pur di vincere mettono da parte l’odio creato in venti anni di politica e che si ripresentano all’elettorato sotto un’altra bandiera per la terza, quarta volta. Cosa davvero li unisce? Non certo il bene del paese!

La sfiducia, più che un atto politico di un certo livello, per le modalità e la tempistica è stato un favore a Carullo. All’interno e all’esterno del consiglio comunale non trapelava una sola parola discorde tra i membri dell’ex maggioranza e la sfiducia, firmata a febbraio, è servita a poco, dato che l’anno prossimo si sarebbe chiuso naturalmente il mandato di Carullo. Perché durante i consigli comunali i “traditori”, così come li ha definiti Carullo, non hanno mai votato a favore dell’opposizione? perché non hanno dato segni di distacco dalla maggioranza durante i consigli comunali? Siamo sicuri che questa compagine non serva a puntellare la lista di Carullo?

E proprio la lista di quel candidato sindaco che , in stile carulliano, davanti alle telecamere ha invocato “una campagna elettorale dai toni pacati e che avesse come perno principale la discussione programmatica” ci ha definito lista truffa, in affitto, una lista fatta da persone messe lì per caso.

Inizialmente ci hanno anche definito lista civetta, ma poi hanno spostato la loro attenzione su di noi e questo significa che tanto civetta non siamo.

I mercoglianesi, in fondo, hanno bisogno di risposte, di azioni concrete che attendono da quattordici anni di mala amministrazione e che solo un’alternativa a questi anni può dare.

Credere in chi promette posti di lavoro, biglietti del cinema gratis o quant’altro significa dare adito a chi di politica vive e ha vissuto e che a noi e ai nostri figli non ha migliorato la qualità della vita. E poi non definiamoci ingenui, perché alla faida del furto in Comune, che “per caso” capita prima del voto, io non ci credo.

Due possono essere gli esiti del 25 maggio: o vince la solita politica che porterà avanti gli interessi di pochi, con alle spalle i grossi affaristi locali e non, o vince l’alternativa, l’Altra Mercogliano, quella che propone persone senza interessi personali, nuove alla politica,  quella a cui sta a cuore la nostra terra.

 

Davide Bolognese
candidato de “L’ALTRA MERCOGLIANO – CENTROSINISTRA”

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