Massimiliano Carullo di nuovo sindaco con 4.120 voti. Il primo cittadino in lacrime e provato:”Questa è una vittoria della squadra”. Fotoservizio
Pubblicato in data: 27/5/2014 alle ore:00:31 • Categoria: Politica • Stampa ArticoloUna vittoria che sa di rivincita: Massimiliano Carullo bissa il successo del 2010 con il 55,1% delle preferenze e 4.120 voti che lo confermano sindaco di Mercogliano per i prossimi cinque anni. Ma i festeggiamenti si sono sopiti per un malore accusato dal riconfermato primo cittadino probabilmente causato dal forte stress degli ultimi giorni. La compagine civica di Iandolo, invece, si ferma a quota 2.483 pari al 33,19% mentre la lista della Poerio raggiunge il 11,74% con 878 voti. «Questa è una vittoria della squadra, vi ringrazio perché il 9 febbraio potevo essere solo e invece c’è stata piena solidarietà, queste cose non si dimenticano – afferma emozionato Carullo accanto alla sua famiglia e alla sua compagine -. Penserò già da domani a come ripagare la fiducia. Adesso tutti voi 16 mi dovrete supportare durante il mio ultimo mandato da sindaco. Aiutatemi a non commettere errori, se ne saranno commessi sarà in buona fede». Definita così la nuova geografia del consiglio comunale con 11 consiglieri di maggioranza e 5 di opposizione. Eletti con Carullo: Lucia Sbrescia la più votata con 649 preferenze, Stefania Di Nardo, Angelo Izzo, Modestino Gesualdo, Raffaele Sozio, Assunta Napolitano, Giacomo Dello Russo, Mario Dello Russo, Ernesto Primo, Carmine Dello Russo e Maria Sasso. Primo dei non eletti Maria Grazia Marra. All’opposizione Angelo Iandolo con Modestina Di Grezia, Vittorio D’Alessio e Filomena Argenziano e la capolista del centrosinistra Maddalena Poerio. Primo dei non eletti nella lista Iandolo è Antonio Buonaiuto mentre per la Poerio è Gennaro Della Sala. Fuori così dal civico consesso l’ex sindaco Tommaso Saccardo che insieme ad altri 4 membri della vecchia maggioranza e a tutta l’opposizione aveva firmato la mozione di sfiducia e decretato la fine anticipata della consiliatura. Esclusi anche Sampietro e Ferraro. «Il popolo è sovrano. Il dottore Carullo è sindaco. Grazie Mercogliano», questa la scritta che campeggiava su un enorme striscione esposto in via Nazionale nel tardo pomeriggio. Provato dall’emozione Carullo in un momento di ringraziamento agli elettori nella villa comunale di Torrette: «Non c’è nulla da festeggiare ma da impegnarsi, il momento è difficile. Dobbiamo mantenere uno stile e un comportamento coerenti fino in fondo. Non faremo mai mancare l’aiuto nel momento del bisogno. Ma c’è bisogno del sostegno di tutti perché da soli non ce la faremo, aiutatemi a mantenere viva la mia dignità di uomo e di cittadino. Chiamatemi Massimiliano, non sindaco e ditemi quando sbaglio». Dopo la sfiducia consumatasi lo scorso febbraio che ha decretato la fine anticipata della consiliatura ad accogliere il nuovo sindaco un plebiscito di cittadini, presenti anche i consiglieri comunali di Avellino Gianluca Festa e Livio Petitto. «E’ stato un risultato che non ci aspettavamo, evidentemente la nostra proposta non è passata, il popolo è sovrano e rispettiamo il responso – afferma a caldo l’antagonista Angelo Iandolo alla guida della compagine nata all’indomani della sfiducia che ha unito pezzi dell’opposizione e dell’ex maggioranza -. La nostra sarà un’opposizione ligia, seria, costruttiva ma anche disponibile al confronto. In bocca a lupo a Carullo e complimenti». Poi in riferimento alle polemiche iniziali sulla mancata coalizione con le forze di centrosinistra aggiunge:«Non riesco a valutare adesso se la compagine Poerio ha eroso più a noi o Carullo. Le analisi possono essere fatte solo a freddo per capire quello che non ha funzionato. Evidentemente non siamo stati capaci di trasmettere il nostro modo di interpretare la politica e la gestione amministrativa ma non ho nulla da recriminare né all’impostazione della campagna elettorale né all’operato di tutti i candidati che hanno fornito un contributo valido. A freddo analizzeremo le ragioni di questa sconfitta».