Tragedia di via Marconi, speranze e sogni infranti in un giorno per la giovane Marcella
Pubblicato in data: 2/6/2014 alle ore:14:18 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloAveva già acquistato il vestito che avrebbe indossato nel giorno della discussione del dottorato in Fisica, prevista per il prossimo 11 giugno. Ma Marcella Perillo, trentasette anni, tante speranze e un lavoro in un call center, quel giorno non comparirà davanti ai docenti dell’Ateneo di Fisciano. Ieri mattina la ragazza ha deciso di farla finita. Lanciandosi dal secondo piano dell’abitazione che condivideva con i genitori, in Via Ramiro Marconi a Mercogliano. Una vera e propria tragedia. Quella che ha lanciato nello sconforto un’intera comunità . Tra i primi ad accorrere in Via Marconi è stato il primo cittadino di Mercogliano Massimiliano Carullo. Le speranze che quell’atto drammatico, avvenuto intorno alle nove e trenta di ieri mattina nella strada di Mercogliano potesse alla fine non sfociare in qualcosa di più tragico si è infranta contro l’epilogo drammatico della degenza ospedaliera. Alle 16:25, infatti, il cuore di Marcella ha smesso di battere. Una vicenda che ha scosso profondamente tutta la comunità mercoglianese. «Abbiamo perso un fiore» dice Massimiliano Carullo, quando è ormai persa ogni speranza che Marcella si salvasse. «Mercogliano è in lutto. Non ci sono altre parole. Se non quelle di affetto e vicinanza per i suoi genitori, stimati cittadini». Troppo gravi le lesioni che nel volo di alcuni metri ha riportato la trentasettenne. La donna aveva riportato infatti una serie di fratture ed una lesione polmonare, ed è apparsa subito in serio pericolo di vita. Contemporaneamente alle attività di soccorso, quelle da parte del 118 che sono state velocissime, ma purtroppo senza un risultato ed un epilogo positivo, anche i militari dell’Arma hanno avviato le indagini per stabilire eventuali cause del gesto disperato da parte della trentasettenne. A quanto pare, comunque, la donna non ha lasciato alcun messaggio. Nè lettere, ma neanche segnali di insofferenza che avrebbero potuto far presagire a qualcosa di grave.