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L’Irpinia piange Vittorio Morrone, lo “Schizzetto” degli anni d’oro del calcio avellinese. Il cordoglio di Bruno Iovino

Pubblicato in data: 14/7/2014 alle ore:09:44 • Categoria: CronacaStampa Articolo

DSCF8646L’Irpinia oggi piange un grande uomo, un autentico maestro di vita. Vittorio Morrone, o meglio Schizzetto, è andato via lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del calcio e nei cuori di quanti lo conoscevano. L’amico Vittorio ha speso una vita intera sui campi di pallone. Con la Microinter ha tolto migliaia di ragazzi dalla strada insegnando loro come ci si comporta in mezzo agli altri, le tecniche e i trucchi del mestiere. Le sue parole erano perle da custodire, i suoi rimproveri moniti per imparare a fare meglio. La sua spontaneità disarmante e il suo “fiuto” a scoprire talenti lo hanno reso una vera leggenda ad Avellino e non solo. Mezzo secolo di sorrisi, lacrime e sudore. Oltre cinquantanni interamente consacrati a quella che per lui era la quintessenza della vita, il calcio. Educava i ragazzi, insegnava loro a diventare uomini, prima ancora che grandi campioni. Per il grande talent scout irpino la prima missione era formare nelle nuove generazioni il senso del rispetto e lo spirito di sacrificio. Un uomo d’altri tempi, insomma. Un uomo che ha speso anche l’ultimo giorno della sua vita sui campi di pallone. Non poteva andare via senza vedere a che punto erano i lavori del suo tanto amato Stadio Antonio Sibilia di Torrette di Mercogliano, che dalle polveri lo ha trasformato in un vero gioiello. Dedicando anche l’ultimo dei suoi respiri al calcio, Schizzetto ha mantenuto fede a quanto fatto nell’arco di tutta la sua vita. Con Vittorio Morrone si chiude un capitolo importante della storia calcistica nostrana, quella degli anni d’oro dell’Avellino in serie A. Con il piccolo grande Schizzetto si perde uno di quei pochi uomini che ancora vedono il calcio come una passione sviscerata.

Fai buon viaggio Squiz. Con il tuo occhio vigile e attento continua a prenderti cura dei tuoi ragazzi, dei tuoi campioni, del vero calcio avellinese.

 

Bruno Iovino.

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