Scomparsa Gianluigi Russo, nuovo appello della madre rivolto a “La vita in diretta”: “Aiutatemi a trovare mio figlio”
Pubblicato in data: 27/9/2014 alle ore:07:13 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloE’ quasi un anno che di Gianluigi Russo non si hanno più notizie ma la madre del giovane, Anna Iandolo, non ha smesso di sperare e lancia un nuovo accorato appello affinché si continui a cercare. «Sono una mamma disperata, mio figlio è sparito da ottobre dell’anno scorso – scrive la donna, attraverso i social network, rivolta alla nota trasmissione Rai, “La vita in diretta” – sono stanca di questa vita sospesa e sto per perdere anche la poca speranza che avevo. Gianluigi non è uno scomparso di serie b». Il giovane sparì da Torelli di Mercogliano lo scorso 18 ottobre, uscendo di casa nel primo pomeriggio di un venerdì e non facendovi più ritorno. Nulla di rilevante emerse dalla perlustrazione dell’intera montagna di Montevergine, luogo in cui fu ritrovata la sua auto, alcuni giorni dopo la scomparsa, davanti al cancello chiuso della Base Nato dismessa di Campomaggiore, e delle zone limitrofe arrivando fino nel salernitano dove più volte il giovane sarebbe stato avvistato. Nonostante le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, l’intervento all’interno delle note trasmissioni televisive “Chi l’ha visto?” e “I Fatti Vostri” nessuna svolta sul caso: «Nei primi tempi ci sono stati degli avvistamenti ma in nessun caso è stato riscontrato che fosse realmente lui – prosegue la madre – Tra poco sarà già un anno di questa tortura lenta che mi corrode l’anima, sto aspettando giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto una sua telefonata, anche di pochi secondi, in cui mi dica che sta bene». Diverse le piste ipotizzate inizialmente dai militari tra cui quella dell’allontanamento, volontario o non, ma anche l’ipotesi più negativa dell’estremo gesto. Sulle tracce del giovane anche un’agenzia di investigazione privata che, supportata dall’aiuto di un esperto grafologo, ha setacciato la vita privata di Gianluigi con la speranza di trovare elementi utili al suo ritrovamento. Telefono, computer e diari personali del 26enne sono stati analizzati dagli inquirenti ma, ad oggi, sulla sorte del ragazzo, descritto da quanti lo conoscono, come riservato e tranquillo, è ancora buio. «Conoscendo mio figlio non mi avrebbe tenuta mai così in ansia per quasi un anno, ormai ho paura – continua la donna sempre più provata -. Sono stata ricoverata in clinica per quasi due mesi per ansia e depressione, vado avanti con medicinali. Sono stanca di questa vita sospesa e sto per perdere anche la poca speranza che avevo». Parole che diventano sempre più disperate ma che non perdono la forza di cercare ancora un richiamo di attenzione: «Di Elena Ceste o Roberta Ragusa si parla ogni giorno, noi siamo stati intervistati da televisioni e giornali locali ma poi più nulla – conclude -. Forse mio figlio è uno scomparso di serie b o perché nella sua vita non c’è niente di scabroso?». Di qui l’appello alla trasmissione condotta da Cristina Parodi e Marco Liorni: «vi prego di aiutarmi a trovare mio figlio e a non perdere completamente le speranze».