Campo sportivo, la “Avitabile Costruzioni” chiede risarcimento danni al Comune
Pubblicato in data: 18/12/2014 alle ore:07:16 • Categoria: Attualità • Stampa ArticoloRichiesta di risarcimento danni per il mancato utile relativo al completamento dei lavori del campo sportivo notificata al Comune di Mercogliano da parte della Avitabile Costruzioni Sas. La ditta nel 2010 fu aggiudicataria dei lavori, con offerta migliorativa, di costruzione del campo di calcio che tra alterne vicende legate alla progettualità non ha mai visto la luce. Di qui la notifica da parte dell’avvocato Giuseppe Vetrano all’ente guidato dal sindaco Massimiliano Carullo e la convocazione per il 27 marzo 2015 per la prima udienza al Tribunale di Avellino. L’annosa vicenda risale a quasi a 5 anni fa quando la ditta si aggiudicò l’esecuzione dei lavori con contratto di appalto stipulato in data 10 febbraio 2010 da svolgere, secondo la commissione di gara in 151 giorni per un ammontare di oltre un milione di euro di cui la metà destinati all’esproprio del terreno alla Suore Benedettine e i restanti 650 mila per i lavori che comprendenti movimenti di terra per il campo, muri perimetrali, recinzione esterna, quattro torri faro e rettangolo di gioco in erba sintetica. Gli spalti, invece, sarebbero dovuti essere realizzati in successivi lotti da assegnare con ulteriore bando di gara. Un primo stop ai lavori, che determinò una variante al progetto, fu a causa della rimozione dei prefabbricati pesanti e dei rifiuti trovati rimossi poi con ordine di servizio. Il secondo intoppo venne alla luce dopo le opere di scavo in merito al ritrovamento di un canale in pietra e una serie di manufatti puliti poi a mano per cui «il Comune doveva preventivamente chiedere la verifica all’autorizzazione archeologica – afferma Antonio Avitabile, titolare della ditta -. I lavori di scavo dovevano essere eseguiti in presenza dei tecnici della Sovrintendenza, tutte spese non in preventivo che portarono ad ulteriori variazioni in termini economici non previsti dal rupi Morisco». Soluzione sarebbe stata quella di traslare, previo parere del Coni e della Leda dilettanti, il rettangolo di gioco di una decina di metri: «Al riguardo non abbiamo avuto al riscontro – prosegue – per questo la decisione di adire alle vie legali per un’opera pubblica ferma da tempo e di cui i ragazzi della città, costretti ad andare a giocare altrove, ne chiedono il completamento». Ad oggi sono stati eseguiti e completati gli spogliatoi muniti anche di impianto idrico, i muri del campo di gioco, parte della recinzione esterna da parte e la rete fognaria. «Già durante il commissariamento abbiamo chiesto la rescissione contrattuale e poi la richiesta di messa in mora ma alcun riscontro» conclude Avitabile, marito dell’assessore in carica Stefania Di Nardo in riferimento alla qual cosa precisa «mi rendo conto che il problema non riguarda unicamente il Comune ma anche la Soprintendenza, inoltre si tratta di un bando di gara vinto anni fa sotto un’altra amministrazione, il mio intento è quello di dare una spinta al completamento delle opere pubbliche in città dato che sono tante quelle ancora ferme senza alcun giovamento per la cittadinanza».