Rifugiati in Irpinia, Pd: “Proseguiamo in percorso integrazione”
Pubblicato in data: 21/1/2015 alle ore:09:41 • Categoria: Attualità, Politica, Pd • Stampa ArticoloLa segreteria provinciale del Partito Democratico, guidata da Carmine De Blasio, interviene in merito alla situazione dei rifugiati presenti in provincia di Avellino e lo fa attraverso il responsabile provinciale del Pd ai “nuovi diritti e alla legalità” Antonello Losco. “Accogliere ed integrare è compito complesso anche in piccole e solidali comunità come quelle irpine. Ad oggi la nostra provincia ospita circa 600 richiedenti asilo in diversi comuni e a questi ragazzi, che spesso scappano da teatri di guerra o da contesti quantomeno complicati, vanno garantite le migliori condizioni di vivibilità possibili; soprattutto, però, va fatto uno sforzo nella costruzione di una vera e reale integrazione fatta non solo di parole. In tal senso ci ha strappato un sorriso, diciamo così, l’ordinanza del sindaco di Flumeri che impone ai ragazzi extracomunitari di indossare giubbini catarifrangenti nelle ore notturne: non intendiamo speculare sulla questione perché siamo certi che la “geniale” idea sia stata partorita comunque in buona fede e senza alcuna volontà discriminatoria, come pure da più parti è stato evocato.
Sappiamo bene che rispetto ai centri d’accoglienza gli amministratori possono davvero poco come sappiamo che il compito della sistemazione e della gestione dei centri sia in capo alla prefettura e alle associazioni specializzate in tale campo ma restiamo convinti che le amministrazioni possono comunque lavorare e muovere passi importanti nel solco di quella integrazione che, a nostro avviso, resta un’opportunità per i nostri comuni,sempre più in via di spopolamento, oltre che un grande gesto di solidarietà verso chi chiede solo la possibilità di allentarsi da situazioni poco edificanti. Proprio in questi giorni stiamo visitando i diversi centri d’accoglienza sparsi per la provincia per verificare le condizioni in cui vivono i ragazzi ospitati e per capire meglio quali possano essere le loro necessità e le loro esigenze. In questo “viaggio” tra sguardi spaesati e preoccupati, in alcuni casi, e sorridenti, in altri, stiamo coinvolgendo gli amministratori del PD dei comuni in questione per cercare di renderli ancor più partecipi di una questione che li interessa da vicino e più di quanto dicano le procedure in tema di accoglienza. Proprio con i nostri sindaci, assessori e consiglieri abbiamo immaginato di mettere in cantiere una serie di iniziative mirate a quel passaggio successivo alla mera accoglienza che in troppi casi purtroppo viene a mancare. Questo per noi significa accoglienza ed integrazione, questo è l’impegno che tanti amministratori possono realizzare, questo è il percorso che abbiamo intrapreso e nel quale intendiamo proseguire”.