Bagno di folla per la cittadinanza onoraria al dottor Carlo Iannace: “Al fianco dei cittadini per la buona sanità”
Pubblicato in data: 19/4/2015 alle ore:08:59 • Categoria: Attualità • Stampa Articolo
«Un giorno importante per la sanità campana e per il Mezzogiorno d’Italia perché grazie al dottor Iannace e ai suoi collaboratori, l’Azienda Ospedaliera Moscati si pone al secondo posto per neoplasie al seno, dopo l’Istituto Pascale. Per questo ringrazio l’Amdos che hanno voluto fortemente questo riconoscimento da parte della città di Mercogliano perché negli ultimi sei anni sono state svolte ben 200 giornate di prevenzione e visitate ben 17 mila donne di cui 411 hanno avuto salva la vita poiché è stato diagnosticato il cancro. Questa è l’altra Campania quella della buona sanità, un fiore all’occhiello non solo per noi», queste le parole del sindaco Carullo questa mattina in una gremita aula consiliare in rosa. Rosa perché è il colore dell’Amdos, l’associazione delle donne operate al seno che ha fatto richiesta per conferire la cittadinanza onoraria al dottor Carlo Iannace.
«Un riconoscimento importante non solo per il mio lavoro – interviene il dottor Iannace – ma di tutte le donne che mi hanno dato una mano e le associazioni sul territorio che ci hanno dato un supporto indispensabile. Abbiamo lavorato ininterrottamente, non faccio altro che quello che dovrebbe fare un normale medico. Quando l’attività non è solo lavoro ma una gioia ha un altro significato». Intanto, il medico è pronto ad entrare in politica a sostegno del candidato alla presidenza della Campania, Vincenzo De Luca: «Il mio impegno è sempre rivolto ai pazienti e alla sanità per dare voce alle persone che non possono manifestare questa necessità – prosegue -. Si deve fare molto rispetto alle forme di integrazione che possono dare maggiori frutti coinvolgendo al massimo il volontariato in nuove forme di collaborazione soprattutto in questa fase di ristrettezze economiche possono dare una mano al cittadino».
Presenti nella sala “Michele Tosone” oltre ai membri della Maggioranza consiliare e la consigliera di minoranza Maddalena Poerio, il prefetto di Benevento Paola Galeone, Domenico De Maio assessore all’Urbanistica del Comune di Salerno ,Don Giuseppe Iasso, le Suore Benedettine, e centinaia di donne aderenti all’Amdos dei vari punti di riferimento provinciali che hanno portato le loro testimonianze e i ringraziamenti, a tratti commossi e pieni di riconoscenza, al medico che le ha operate dopo la diagnosi di tumore. «Siamo qui per dire grazie non solo per l’impegno professionale del dottore Iannace ma anche e soprattutto per quello morale, non è facile trovare uno specialista con tali doti di umanità e bontà». «Non sono qui in veste istituzionale – interviene il prefetto Galeone – ma di paziente per testimoniare la presenza di professionisti anche in questa terra dalle grandi doti umane prive di ogni colore politico».
Un riconoscimento che Iannace dedica a tutte le donne e anche agli uomini che lo sostengono quotidianamente nelle diverse iniziative sul territorio: «Gli ospedali sono dei cittadini non di chi amministra – aggiunge – per questo non devono essere staccati dal territorio ma integrati come una casa, questa è la sanità cui dobbiamo puntare. Vedere i sorrisi di queste donne, qui oggi, è la parte più bella del mio lavoro perché fa capire che di tumore si può vivere, grazie a voi tutte». Lacrime e commozione nella voce delle referenti Amdos irpine a cominciare da Paolina Santulli dell’Amdos di Mercogliano: «Un medico eccellente, scrupoloso, umile che prende la professione come una missione senza mai scoraggiarsi è sempre pronto a dare tendere una mano e a spronare anche psicologicamente alla guarigione perché l’amore è parte integrante della cura». E grazie, dunque, la parola più frequente che ha accompagnato il grande applauso alla fine della cerimonia di conferimento del prestigioso riconoscimento che la Città di Mercogliano ha voluto attribuire al medico, originario di San Leucio del Sannio dove ha anche ricoperto la carica di sindaco, accompagnato dagli anziani genitori, Giovanni e Flora, e dal fratello Gino, professore universitario e attuale sindaco di San Leucio. Assente l’altro fratello Enrico pediatra impegnato in diverse missioni umanitarie.
«Un uomo, tra pochi, ancora in grado di coniugare grande competenza ad una spiccata umanità, fedele al giuramento di Ippocrate fino in fondo – interviene Poerio -. Un medico preparato, disponibile, discreto, timido, con i suoi rossori anacronistici ai tempi odierni, quando c’ è da esporsi, ma soprattutto una persona onesta. La Breast Unit rappresenta un fiore all’ occhiello del S. G. Moscati di Avellino, voluta fortemente da lui e da tutti gli altri membri del suo staff. Esempio positivo non solo a livello locale ma nazionale. E’ per queste, sicuramente non esaustive considerazioni, che non rendono completamente giustizia al dottor Iannace, che con immenso piacere appoggio l’iniziativa dell’ mministazione comunale di conferire la cittadinanza onoraria a un uomo che ha saputo impagabilmente coniugare il senso di umanità con la compassione e con la sua indubitabile professionalità».