Dolore e commozione nel giorno dell’addio al prefetto Raffaele Sbrescia. FOTO
Pubblicato in data: 23/6/2015 alle ore:10:00 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloDolore, commozione e profondo rispetto nel giorno dell’estremo saluto al prefetto Raffaele Sbrescia, venuto a mancare all’età di 89 anni domenica scorsa.
I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio in una gremita Chiesa di San Modestino a Mercogliano alla presenza di familiari, amici, conoscenti e delle tante autorità che hanno voluto rendere omaggio al prefetto galantuomo. «Tante volte ho passeggiato con nostro fratello Raffaele per il viale e ho potuto saggiare, seppure in pochissimo tempo, la sua profondità e delicatezza perché si riconosce la sostanza della fede della vita spirituale perché brilla anche nel buio di questa società che spesso si allontana dal bene», queste le parole del parroco Don Angelo Picariello che ha officiato la funzione funebre dinanzi alla moglie Rosanna Romano, i figli Lucia, Vincenzo, Daniela, Alessandra e i nipoti Valeria, Marco, Chiara, Raffaele Bryan e a tutti i familiari affranti dalla grave perdita. «Questa dipartita segna profondamente la nostra comunità consapevole del contributo istituzionale, culturale, sociale e umano donato a tutti noi – afferma il sindaco Massimiliano Carullo al termine del rito funebre – . L’onestà, la moralità e le competenze hanno segnato, altresì, il suo impegno verso le comunità in cui ha operato con estrema professionalità e senso dello Stato». Presenti per l’ultimo saluto anche Nicola Mancino già vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, ministro dell’Interno e Presidente del Senato, il prefetto Carlo Sessa, il vice sindaco di Avellino Stefano La Verde e gli onorevoli Pietro Foglia e Gianfranco Rotondi. Presenti anche il comandante dei Vigili Urbani Michele Leo e diversi componenti del consiglio comunale tra cui l’assessore Gesualdo e il consigliere Primo colleghi della figlia Lucia, assessore alla Pubblica Istruzione. L’intera città si è stretta, così, intorno ai familiari: «La sua opera più importante per Mercogliano fu l’Istituto per l’Infanzia, prima Crom e attuale Pascale di Napoli – conclude Carullo – per tutto questo ringrazio il Prefetto Sbrescia, uomo delle Istituzioni e di elevati valori morali e civili».
Di seguito il ricordo in chiesa del sindaco Massimiliano Carullo:
“Il ritorno alla Casa del Signore di Sua Eccellenza il Prefetto della Repubblica, Dott. Raffaele Sbrescia, ha destato in tutta la nostra comunità un profondo sentimento di commozione e partecipazione. «Questa dipartita segna profondamente la nostra comunità consapevole del contributo istituzionale, culturale, sociale e umano, che il dottor Sbrescia ha donato alla nostra città.
Entrato nel 1952 al Ministero dell’Interno, fu destinato prima a Frosinone, poi a Caserta e nel 1959 ad Avellino. E’ stato Commissario alla Provincia di Avellino (nel 1970), al Comune di Avellino (2003-2004). Prefetto di Avellino e di Benevento, Presidente del Consiglio-Scolastico Provinciale, Amministratore Straordinario della USL 45 Giudice di Pace, Presidente del CO.RE.CO. di Napoli, Difensore Civico nel Comune di Cercola. Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
Ma l’opera più importante e caratterizzante anche per la Città di Mercogliano e che ha connotato la gestione dell’Amministrazione Provinciale, negli anni 70, fu la realizzazione dell’Istituto per l’Infanzia di Mercogliano (prima Crom e attuale Pascale di Napoli). Il Prefetto Sbrescia, uomo delle istituzioni, di elevati valori morali e civili che hanno caratterizzato tutta la sua vita al servizio delle Istituzioni e della Repubblica Italiana.
L’onestà, la moralità, le competenze, la pazienza, hanno segnato, altresì, il suo impegno verso le Comunità, laddove ha operato, sempre ed inconfutabilmente con estrema professionalità e altissimo senso dello Stato. Ha amato la Città di Mercogliano a tal punto da decidere di trasferirsi stabilmente con tutta la sua famiglia fin dal 1965. Uomo di fede, ha legato la sua amicizia alla Comunità Benedettina e agli Abati Ordinari, condividendone la spiritualità, la cultura e l’arte, tratti peculiari della stessa. Ha costruito la sua famiglia giorno dopo giorno donandosi completamente all’amore e all’affetto dei propri cari. Marito esemplare e devoto, sposato dal 1960 con la Signora Rosanna, insegnante e donna di grande fede. Nonno amorevole degli adorati nipoti Valeria, Marco, Chiara e Raffaele Bryan. Padre premuroso e affettuoso dei cari figli Lucia, Daniela, Vincenzo e Alessandra. Proprio i suoi amati figli lo hanno continuamente e amorevolmente assistito, circondandolo di affetto e attenzioni fino al suo ultimo respiro. Questi altissimi insegnamenti che il vostro amato papà vi ha trasmesso, rappresentano la vostra forza, la strada da seguire e da trasmettere ai vostri figli.
Per questo motivo la Città si stringe con sentimenti di vicinanza e affetto, affinché possiate continuare questa straordinaria eredità di affetti e insegnamenti. Eccellenza, desidero ringraziarla per i suoi preziosi e premurosi consigli che lei mi ha sempre espresso con competenza, con saggezza, con lo sguardo illuminante e con il sorriso confortante.
Grazie Eccellenza, grazie Signor Prefetto“.
Sinceramente rattristato per la Sua dipartita, rendo il mio riverente e commosso omaggio alla memoria del Prefetto Raffaele Sbrescia. Persona di rara gentilezza ed umanità. Ai familiari tutti il mio vivo cordoglio. Silvio di Gennaro