Rivoluzione Cristiana si presenta a Mercogliano, l’ex ministro Rotondi: «Serviva una nuova forza espressione dei cattolici». FOTO
Pubblicato in data: 29/12/2015 alle ore:10:53 • Categoria: Politica • Stampa Articolo«Serviva una nuova forza espressione dei cattolici. Non so se ci riusciremo, perché penso che sia l’unico a presiedere un partito che dica in partenza che sia più facile che falliamo che riusciamo visto che gli ultimi 20 anni sono stati la storia di sconfitte per i cattolici. Non ricordiamo infatti più a mente tutte le sigle che si sono prefisse di ridar vita ad una cultura a cui dobbiamo la Costituzione, la libertà, il miracolo economico fino ad un anno preciso che è quello della nostra diaspora e poi del nostro inglorioso tramonto». Non nasconde le difficoltà insite nella sfida di dar vita ad una nuova forza politica l’ex ministro Gianfranco Rotondi, fondatore di Rivoluzione Cristiana, intervenuto ieri sera a Mercogliano presso il Centro Sociale “Pasquale Campanello”.
L’occasione il confronto sul tema “Rivoluzione cristiana: rivoluzione liberale?”, nonostante qualche forfait in sala. Il deputato irpino non ha dubbi sul nome scelto: «perché non c’è più la democrazia cristiana e non è tempo dei partiti moderati. Se opponiamo i valori democristiani alla tempesta della politica odierna facciamo una rivoluzione». Chiara anche la collocazione del nascente movimento «proviamo a declinare i nostri valori a trarne dei programmi e a trovare una classe politica nuova che rappresenti questo. Ovviamente io nella novità non sono compreso ma do solo il calcio d’inizio». Sul rapporto con Fi e Berlusconi «è eccellente ma un conto è un Rotondi deputato e amico di Berlusconi espressione del centrodestra e un conto è questa esperienza politica rivolta ai giovani e persone nuove che avrà una sua storia che inizia adesso». Un movimento che non si prefigge però di guardare al Pd di Renzi «che è il principale partito della sinistra italiana. Un partito di ispirazione cristiana che si rifà alla dottrina sociale della chiesa e si colloca nel Ppe generalmente si colloca dall’altra parte». Sulle amministrative del 2016 prosegue Rotondi: «Rivoluzione appoggerà candidati di ispirazione cristiana, come a Napoli Lettieri» ma non si pronuncia sulla situazione al comune capoluogo «ho fatto 20 anni fa un voto di silenzio sulle cose di Avellino e mi avvalgo della facoltà di non rispondere» elogiando infine i nuovi deputati irpini «che non fanno rimpiangere quelli che hanno qualche anno in più».
Ad introdurre i lavori l’assessore Lucia Sbrescia che ha portato i saluti del sindaco Carullo e Mario Losco che ha illustrato il manifesto del nuovo partito. A Moderare l’incontro il direttore del Quotidiano del Sud, Gianni Festa: «la rivoluzione cristiana è un momento alto della politica e dei bisogni della gente. Se questa è la strada che ha scelto è doveroso fargli gli auguri». Tra i relatori si sono alternati Pino Volpe del comitato “Marcone”, Giandonato Giordano, l’avvocato Tonino Battista di “Irpinia Insieme”, Vincenzo Sbrescia dell’associazione “Fare Ambiente”, Lello La Sala di “Nuovo Meridionalismo” e don Francesco Petrone de “Il Campanile” di Solofra.
Presente in sala, con il papà Franco, anche Giovanni D’Ercole dell’associazione “Viva Avellino” che nel suo intervento ha evidenziato due aspetti «il primo la necessità di aggiornare l’agenda della politica nazionale a dei temi che sono fondamentali come quello della famiglia e del Mezzogiorno. Temi molte volte dimenticati e in molti casi contrastati. Ben venga perciò un movimento che coniughi rivoluzione cristiana e rivoluzione liberale. Ma è fondamentale anche ritornare ad un meccanismo di democrazia interna ai partiti». D’Ercole non escluse possibilità di collaborazioni future «e convergenze a livello cittadino» lanciando una stoccata finale a Foti: «sarebbe atto di pietà cristiana prendere atto del disastro amministrativo e politico e non far ricadere le vergognose vicende del Pd sulla città, togliendo immediatamente il disturbo per consentire di tornare alle urne in primavera ed eleggere un sindaco che sia in grado di dare risposte alla città».